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'60 Pop Art Italia

Roberto Crippa, La mia Marilyn

La mostra ’60 Pop Art Italia, curata da Walter Guadagnini, presenta 70 opere che ricostruiscono le vicende della Pop Art in Italia, attraverso i suoi maggiori esponenti, tra cui Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli, Pino Pascali, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Renato Mambor, Titina Maselli, Giosetta Fioroni, Laura Grisi, Enrico Baj, Valerio Adami, Emilio Tadini, Michelangelo Pistoletto, Ugo Nespolo, Piero Gilardi, Concetto Pozzati, Roberto Barni, Umberto Buscioni, Adolfo Natalini e Gianni Ruffi.

Prestigiosi i prestiti che provengono da alcune importanti istituzioni pubbliche come la Galleria d’Arte Moderna di Palermo, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Mart di Trento e Rovereto, i Musei Civici Fiorentini, la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e da collezioni private di statura istituzionale come quella di Intesa Sanpaolo o da gallerie e collezionisti che possiedono alcuni capolavori di questi artisti.

Il percorso espositivo si configura come un viaggio nei principali centri d’irradiazione italiani di questo fenomeno prettamente metropolitano, nato a Londra nel 1956 e sviluppatosi in contemporanea nei grandi centri urbani dove la moderna società dei consumi e delle comunicazioni di massa si manifesta in maniera più evidente, da New York a Los Angeles e quindi in Europa, al punto da divenire la principale espressione artistica degli anni Sessanta del secolo scorso.

Un itinerario tra quelle città – come Roma, Milano, Torino, Venezia, Palermo e Pistoia – che, attraverso una serie di connessioni, hanno recepito i temi e i linguaggi della moderna società dei consumi e della comunicazione di massa creando un terreno fertile per la diffusione della Pop Art. Un periodo di straordinaria vivacità e ricchezza creativa grazie agli artisti che hanno guardato alla scena internazionale, all’attività delle gallerie private, dei critici d’arte che hanno intessuto i rapporti tra l’Italia e il resto del mondo, dei collezionisti, delle riviste e delle istituzioni pubbliche che hanno saputo cogliere le novità e dare loro il giusto rilievo. Notevole è la presenza in mostra di importanti artiste, alle quali è dedicato anche un saggio in catalogo, un ulteriore segno di quella spinta al rinnovamento e alla messa in discussione dello status quo che investono la società e la cultura italiana del decennio.

L’esposizione è realizzata da Fondazione Pistoia Musei e Fondazione Caript con il sostegno di Intesa Sanpaolo, con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Pistoia, la collaborazione di Visit Pistoia e Consorzio Turistico della Città di Pistoia, grazie al supporto delle aziende che partecipano al progetto di Corporate Membership di Pistoia Musei: CMSA Società Cooperativa Muratori Sterratori e Affini, Confcommercio Pistoia e Prato, Conad Nord Ovest, Consorzio Leonardo Servizi e Lavori, Del Pinto Studio Legale e Associati, Fabo Tape Solutions, Florence One, Formitalia, Publiacqua, Tosco Data, Vannucci Piante.

Date:
16 marzo – 14 luglio 2024
Dal mercoledì alla domenica ore 10-19, chiusa lunedì e martedì

Luogo:
Palazzo Buontalenti, via de’ Rossi 7, Pistoia

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