Intercettazione Viola!

Telefonata sulla Fiorentina e sul difficile momento dello sport tra il nostro Fabio Fallai e Alessandro Rialti, detto Ciccio, storico giornalista sportivo di Firenze.

Fabio Fallai: Campionato fermo e ancora non ci sono certezze di ripresa. Tra le tante ipotesi in pista (assegnazione scudetto in base alla classifica attuale, play off a Giugno, ripresa a Maggio e annullamento) quale quella che ti convince di più al momento?
Alessandro Rialti: Personalmente mi intriga l’ipotesi dei play-off.

In una bella intervista al tuo giornale Galliani, che si conferma il miglior dirigente sportivo del nostro Paese, avanza una serie di proposte per uscire dalla crisi del calcio e rifondarlo su nuove basi, il cosiddetto “Lodo Galliani”. Sei d’accordo con lui?
Su molte cose sì. Mi sembra molto calato nella realtà. Ma la sua proposta andrebbe collegialmente discussa, a livello internazionale. Una volta di sarebbe fatto un tavolo: ora facciamo una videoconferenza.

La Fiorentina paga il suo prezzo al Coronavirus: Vlahovic, Pezzella e Cutrone positivi, per non dimenticare il fisioterapista Dainelli e il medico sociale Pengue. Come stanno?
Mi risulta che stiano tutti bene, anche il Dott. Pengue che è stato quello con i sintomi peggiori. I segnali sono positivi per tutti. Finisce la quarantena e non si segnalano altri casi.

Lotito e De Laurentis spingono per ripartire (DELA convoca gli allenamenti già per la prossima settimana). Ma l’esperienza di Atalanta-Valencia a San Siro non gli ha insegnato nulla?
Purtroppo no. Capisco che ci sia tanta voglia di ricominciare, alla luce di perdite economiche disastrose, ma non è umanamente possibile. Resistiamo e torniamo a giocare tranquilli a pieno regime: vorrà dire che quest’estate faremo meno bagni al mare e vedremo più partite.

Commisso negli USA è al momento bloccato, mentre il figlio è a Firenze, accanto alla squadra. Dopo la vicenda stadio, anche la pandemia: non è che Rocco si sta pentendo di avere acquistato una squadra di calcio in Italia?
Siamo noi che cominciamo a sospettare che lui porti male. E’ una battutaccia: in realtà Rocco sta facendo benissimo da tutti i punti di vista. Ha superato momenti difficili, ha mostrato disponibilità verso i tifosi, attenzione verso la squadra: è arrivato da Marte, ma è un marziano integrato, non solo come dirigente sportivo ma anche come fiorentino (e la chiusura dei fiorentini verso tutti quelli fuori le mura è proverbiale). Non ho mai avuto condiscendenza verso i Presidenti della Fiorentina, ma Rocco riscuote la mia fiducia.

Infuria la polemica sulla partenza dei giocatori che rientrano nelle loro case, violando la quarantena e autorizzando tempi di rientro molto lunghi. Cosa ne pensi?
Capisco che tutti vogliano stare con la famiglia, ma in questo momento, senza parlare male di chi è partito, mi sento di apprezzare molto tutti quelli che sono rimasti con la squadra.

Diritti televisivi, stipendi dei giocatori, deprezzamento del valore economico della rosa: sono in ballo miliardi. E, paradossalmente, le più esposte sono le piccole leghe, che rischiano la cancellazione: arriveranno aiuti di Stato?
Mi auguro di sì. Ricordo a tutti che, per esempio, la Fiorentina è a Firenze la terza azienda locale: la passione, anche se voluttuaria, nasconde valori enormi che devono essere tutelati.

Gli Europei si giocheranno nel 2021, le finali delle Coppe sono state rinviate a data da destinarsi, quasi tutti gli sport sono fermi e sono state rinviate anche le Olimpiadi di Tokyo: anche se finirà l’emergenza sanitaria sarà dura ripartire.
Sarà dura continuare a vivere l’emergenza: quando ripartiremo (e spero il prima possibile) il desiderio di normalità e l’entusiasmo vinceranno anche sulle difficoltà economiche. Abbiamo sempre dato il meglio di noi nei momenti di estrema difficoltà e lo faremo di nuovo.

Gli italiani si riscoprono popolo di sportivi, con migliaia di runners per strada alle prese con autocertificazioni e sanzioni. Anche lo sport di massa subirà una evoluzione?
Penso di sì, cambierà tutto. Magari torneremo come prima, ma dovremo riflettere con attenzione.

In questo caos di dichiarazioni, proclami, decisioni prese e subito cambiate, nel mondo dello sport quale figura ti è parsa maggiormente affidabile tra il Ministro dello Sport Spadafora, il Presidente del CONI Malagò, il Presidente della Lega calcio Del Pino e il Presidente della FIGC Gravina?
Mi sono identificato più nelle scelte politiche che in quelle sportive. E come per i Presidenti della Fiorentina, anche la mia ostilità nei confronti dei Presidenti del Consiglio si è tramutata in apprezzamento per il Premier Conte.

A noi appassionati di calcio agli arresti domiciliari da ormai 15 giorni, suggerisci un libro per passare il tempo e rievocare emozioni.
Io sono da sempre un lettore accanito, ma posso suggerirvi Argan – Storia dell’arte italiana, per gli appassionati di storia dell’arte, e tre romanzi leggeri ma divertenti. Malvaldi – A bocce ferme, Carofiglio – Il testimone inconsapevole e Manzini – Ah l’amore l’amore. Buona lettura.

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