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Quarantena DOC con il Festival dei Popoli

È l’iniziativa social lanciata dal Festival dei Popoli, il Festival Internazionale del Film Documentario, quest’anno alla 61/ma edizione.

L’iniziativa #ipopolirestanoacasa consiglia al pubblico giorno per giorno un documentario, già proiettato durante le edizioni passate, da guardare da casa su una serie di piattaforme “libere”. Il festival, sui propri social, suggerisce titolo e i meccanismi per attivarsi alla proiezione.

Dal viaggio che attraversa l’Algeria con Karim Sayyad e il suo “Of sheep and men” (su Amazon Prime Video) alla musica di “It Might Get Loud” di Davis Guggenheim (su Raiplay) fino a “If Only I Were That Warrior” del regista di Valerio Ciriaci che ha aderito all’iniziativa rendendo pubblico il link del suo video (sulla piattaforma Vimeo).
Tra gli altri anche il documentario “Chaco” di Fausta Quattrini e Daniele Incalcaterra su Raiplay (vincitore del 59° Festival dei Popoli) che ci portano in Paraguay per seguire la battaglia di un uomo (lo stesso regista) contro la deforestazione di una parte del Chaco paraguyano.

Realiste e visionarie, le Donne del Cinema

Si apre mercoledì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, con molti film programma fino a venerdì 27.

Inaugura il festival la regista spagnola Xiana do Teixeiro con 3 conversazioni tra donne di differente età ed estrazione sociale, mentre, il regista pratese Tommaso Santi, con Lontano da qui, invita a guardarsi attorno molto attentamente, senza sottovalutare i problemi delle donne.
C’è poi Malgorzata Szumowska, giovane maestra polacca, con il film con cui è emersa a Berlino all’attenzione internazionale. Un’importante anteprima è quella di Nasrin, documentario incentrato su un’avvocato attivista per i diritti umani in Iran. Alessia Bottone torna a Napoli per raccontare il viaggio di una vita e conoscere le proprie origini. Sette doc sul tema del lockdown dalla Palestina e dalla scuola di cinema Shahat.org. Dall’Ungheria, invece, arriva Hab della talentuosa Nòra Lakos. Poi Il film italiano vincitore del concorso, il cortometraggio “Off-identikit” di Veronica Santi che prova a spiegare perché le donne nel mondo dell’arte sono spesso dimenticate in fretta; il lungometraggio, La hija de un ladròn” di Belèn Funes, ci dà un esempio di cinema sociale privo di artifici.
Infine due grandi film visionari. Il primo appartiene alla sezione tradizionale Uma casa portuguesa a Firenze ed è A portuguesa (nella foto) di Rita Azevedo Gomes. Il secondo è Delphine et Carole, insoumuses di Callisto Mc Nulty.
In chiusura il Festival ospite Docudonna di Massa Marittima, con documentari firmati da registe da tenere d’occhio. 

I film sono disponibili OnDemand fino al 30 novembre, visibili con un unico abbonamento di 9.90 euro.

Ulteriori info e programma completo qui.

La Cina al Cinema

Una finestra sulla Cina contemporanea, quella meno conosciuta e più autentica, oltre gli stereotipi, nei film della seconda edizione di questa rassegna cinematografica in programma da giovedì 20 a  domenica 23 ottobre.

Incontri, proiezioni, eventi, ospiti ed iniziative collaterali per conoscere meglio la Cina di oggi, coinvolgere la comunità cinese in Italia e creare un ponte culturale tra i due paesi. Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Inaugurazione giovedì 20 ore 20 con la proiezione de L'Ultimo Imperatore di Bernardo Bertolucci.

SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO

Lo Schermo (online) dell'Arte

40 film tra cinema d’artista, documentari e corti e una speciale attenzione alla produzione italiana. E’ la XIII edizione de LO SCHERMO DELL’ARTE - festival di cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi. I film sono visibili da martedì 10 a domenica 22 novembre con un abbonamento standard di euro 9,90 o un abbonamento sostenitori di euro 50. In streaming anche altri contenuti come Q&A con gli autori, tavole rotonde, talk. Tra gli artisti internazionali che presentano i loro film in anteprima italiana, la greca Janis Rafa, presente con due opere, la palestinese Emily Jacir, la vietnamita Thao Nguyen Phan, gli israeliani Omer Fast e Dani Gal, il tedesco Rudolf Herz, il taiwanese Musquiqui Chihying, l'americano John Menik.

Speciale attenzione alla produzione italiana con le opere di Riccardo Benassi, Anna Franceschini e Flatform. In streaming, anche Mascarilla 19 – Codes of Domestic Violence, primo progetto di produzione di opere video di artisti internazionali promosso e prodotto dalla Fondazione In Between Art Film e curato da Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini. Il programma prende il nome dalla parola in codice che in Spagna viene usata dalle donne vittime di violenza domestica per denunciare gli abusi subiti e riunisce i lavori degli artisti Iván Argote, Silvia Giambrone, Eva Giolo, Basir Mahmood, MASBEDO, Elena Mazzi, Adrian Paci, Janis Rafa invitati a confrontarsi su questo tema quanto mai attuale, acuitosi nel contesto della pandemia e delle conseguenti misure di confinamento sociale.


Tra i documentari in anteprima italiana si segnalano quelli dedicati a JR, autore di celebri progetti di arte pubblica e di film tra i quali Visage Villages realizzato con Agnès Varda; all'architetto Alvar Aalto e alla prima moglie Aino, coppia che con le loro iconiche creazioni ha definito il segno del design scandinavo; il ritratto realizzato da James Crump del controverso artista Jordan Wolfson le cui opere inquietanti e provocatorie arrivano a suscitare reazioni estreme sia da parte di coloro che lo criticano che dei suoi sostenitori; un ritratto di Keith Haring, realizzato in occasione del trentesimo anniversario della sua morte avvenuta a soli 32 anni, che ripercorre la sua vita e la sua opera attraverso alcuni filmati inediti provenienti dagli archivi della Haring Foundation; il film dedicato a Hans Hartung, che riunisce interviste e riprese filmate all'interno della casa-studio nelle colline di Antibes dove il maestro dell'Informale europeo visse con la moglie, la pittrice Anna-Eva Bergman, e che oggi ospita la fondazione dedicata alla loro opera. Inoltre il film di Simone Manetti su Pippa Bacca che, attraverso le testimonianze della famiglia e delle immagini video della sua ultima performance Brides on Tour, ricostruisce la tragica vicenda dell'artista milanese uccisa in Turchia il 31 marzo 2008.

LA MOSTRA – IX edizione di VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images, progetto ideato e curato da Leonardo Bigazzi, in cui le opere di 12 giovani artisti europei o residenti in Europa vengono esposte nella mostra Resisting the Trouble - Moving Images in Times of Crisis, alla Manifattura Tabacchi, oggi al centro di un importante progetto di rigenerazione urbana. Nel rispetto delle nuove disposizioni per il contenimento dell'emergenza dovuta al COVID-19 l'apertura della mostra è stata posticipata.

Nel contesto della collaborazione con GUCCI, main sponsor di questa edizione, viene presentato al Gucci Garden Around Coexistence, un programma di film d'artista a cura di Leonardo Bigazzi che esplora le complesse dinamiche che regolano la coesistenza tra uomo e regno animale (fino al 17 gennaio 2021).

PROGRAMMA COMPLETO

Questo Festival è… Doc!

L’omaggio ai fratelli Dardenne (foto in alto), la vita contro di Sinead O’Connor, il lavoro nelle lotte degli operai della GKN e il ricordo del G8 di Genova, le proteste in strada in Cile, gli 80 anni di Werner Herzog e l’ambiente nei documentari. Da sabato 5 a domenica 13 novembre il meglio del cinema documentario nella manifestazione presieduta da Vittorio Iervese, direzione artistica di Alessandro Stellino.
 
HIGHLIGHTS – Tra i 101 documentari proiettati in questa edizione da non perdere c’è sicuramente Nothing Compares di Kathryn Ferguson, la fiamma che arde e si spegne nella carriera di Sinead O’Connor; poi l’omaggio ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne presenti con una retrospettiva a loro dedicata, una masterclass (venerdì 11 ore 11) e la prima nazionale del loroultimo film Tori e LokitaWerner Herzog: Radical Dreamer di Thomas von Steinaecker, per gli 80 anni del grande regista. Si parla anche delle ferite aperte in Italia e oltre, dalla battaglia degli operai della GKN di Campi Bisenzio in E tu come stai? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, e quella per la verità a più di vent’anni dai fatti del G8 di Genova in Se Fate i Bravi di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone, fino alllo scoppio della rivolta oltreoceano, in Cile nel 2019, nelle splendide immagini di Mi Pais Imaginario di Patricio Guzmán. Inaugura il festival il distopico Everything Will Change di Marten Persiel, sul cambiamento climatico.




LET THE MUSIC PLAY – E’ la sezione dedicate alla musica con alcune chicche in prima italiana. Oltre al già citato film su Sinead O’Connor, l’attesissimo Meet Me in the Bathroom di Will Lovelace e Dylan Southern, racconto dell’ultima stagione gloriosa del rock nella New York anni Zero di Strokes, Interpol, Yeah Yeah Yeahs; il ritratto di uno dei padri del jazz moderno, Thelonious Monk, in Rewind & Play di Alain Gomis; l’accesso intimo senza precedenti nella vita della cantautrice anti-influencer Courtney Barnett in Anonymous Club di Danny Cohen; la dimensione onirica tra pubblico e privato del cantautore Giovanni Truppi in Il rumore dell’universo di Gabriel Azorin e l’avanguardistico mondo underground di Yann Keller, che produce e ricicla gli strumenti per la sua arte in Not Available - It’s About Yann Keller di Federico Savonitto e Gianni Sirch.
 
FOCUS AMBIENTE - Nove i titoli dedicati al tema: The Territory di Alex Pritz sull'instancabile lotta del popolo indigeno Uru-eu-wau-wau contro l'invadente deforestazione portata avanti dai coloni illegali e da un'associazione di agricoltori non indigeni dell'Amazzonia brasiliana. Just Animals di Saila Kivelä e Vesa Kuosmanen, coraggioso documentario sui crudeli allevamenti intensivi; Into the Weeds di Jennifer Baichwal, che segue la causa del giardiniere Lee Johnson e la sua lotta contro Monsanto (ora Bayer). Le atmosfere artiche di Historja – Stitches from Sapmì di Thomas Jackson sulle popolazioni indigene nel nord del mondo.
Di inquinamento e specie a rischio si parla nel corto Flying Fishes di Nayra Sanz Fuentes attraverso la storia dei pesci volanti, intesi da migliaia di secoli e in diverse culture come simboli di ricerca, libertà e realizzazione. L’acqua è al centro anche degli altri due corti: Aralkum di Mila Zhluktenko e Daniel Asadi Faezi, e Luma di Eleanor Mortimer e Liridon Mustafaj, tra ricordi e leggende del fiume Valbona lungo le Alpi albanesi. Infine Fashion Reimagined di Becky Hutner sulla stilista Amy Powney del marchio di culto Mother of Pearl.

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Almodóvar, la forma e il desiderio

Cinque film di culto in versione restaurata per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema di Pedro Almodóvar degli anni ’80. Inaugurazione lunedì 12 giugno ore 21 al cinema La Compagina  con L'indiscreto fascino del peccato, introdotto da Marco Luceri (Critico cinematografico Corriere Fiorentino - Corriere della sera).

Successivamente Che ho fatto io per meritare questo? (martedì 13 e giovedì 22 ore 22); La legge del desiderio (mercoledì 14 ore 17 e sabato 17 ore 19); Donne sull’orlo di una crisi di nervi (venerdì 16 ore 21.30 e sabato 24 ore 19); Tacchi a spillo (lunedì 19 ore 21 e domenica 25 ore 17).

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