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Con oltre 9 milioni di bottiglie di vino prodotte, Andrea Cecchi, patron della celebre casa vinicola di famiglia con sede a Castellina in Chianti, ma con vigneti anche in altri luoghi prestigiosi della Toscana come la Maremma, potrebbe stare sereno e gustarsi i mille frutti del suo lungo lavoro.
Ma, come dire, una vigna tira l’altra, e soprattutto oggi che la qualità e l’identità del vino italiano sono sempre più decisivi per affrontare con successo i mercati, ecco che tanta passione e esperienza trovano sempre nuove occasioni per cimentarsi.
Cultore del Sangiovese dal 1893 oggi Famiglia Cecchi si trova nel pieno di un percorso evolutivo che comprende sperimentazioni sui cloni del Sangiovese, zonazione, conversione al biologico, ricerca in campo agronomico e tecnico. Tutto verso un approccio sempre più sostenibile e trasparente al vino. Proprio il Sangiovese e i suoi territori d’elezione, sono al centro dell’impegno della Famiglia che li dedica energie, attenzioni, investimenti, studi, progetti.
“Oggi – ci racconta Andrea Cecchi - siamo un player rilevante della vitivinicoltura nazionale, ambasciatori in oltre 65 paesi nel mondo con una produzione media di oltre 9 milioni di bottiglie. Abbiamo chiuso il 2022 con un fatturato complessivo di 41milioni di euro suddivisi a valore tra Italia (56%) ed Estero (44%). Parte significativa della nostra evoluzione sono certamente i vini di Tenuta, vale a dire Villa Cerna, Villa Rosa, Val delle Rose e Tenuta Alzatura.
L’acquisto di Villa Rosa in particolare ha segnato una milestone nella storia dei nostri 130 anni. Ha infatti rappresentato il nostro ritorno alle origini. Dopo anni di dedizione, studio e progetti in altri territori, stimolati dalla eccellente opportunità della nascita del Chianti Classico Gran Selezione, siamo tornati a confrontarci con il nostro amato Sangiovese a Castellina in Chianti, la nostra casa, se possibile ancora più fieri di prima di poter custodire questa terra e di misurarci anno dopo anno con una nuova vendemmia.”
Centrale il ruolo dell’innovazione, in particolare in riferimento alle pratiche sostenibili e di conversione biologica che hanno portato oggi l’azienda a vantare due tenute (Val delle Rose e Tenuta Alzatura) 100% organic. Le Tenute del Chianti Classico, Villa Cerna e Villa Rosa, sono attualmente certificate dal marchio Agriqualità con un processo di conversione al biologico già in atto e la recentissima certificazione Equalitas, che integra la sostenibilità ambientale economica a quella sociale.
Oggi fanno capo alle proprietà della famiglia Cecchi cinque tenute vinicole, quattro in Toscana ed una in Umbria. L’intuito, la passione, la voglia di crescere e di confrontarsi, hanno portato alla valorizzazione della storica tenuta di Villa Cerna, nel Chianti Classico; alla pionieristica impresa intrapresa in Maremma con l’acquisto nel 1996 di Val delle Rose e al passaggio, negli anni 90’ oltre i confini toscani con la Tenuta Alzatura, a Montefalco, in Umbria. L’acquisizione di Villa Rosa, con vigneti a Castellina in Chianti è datata 2015, mentre nel 2018 si ha l’acquisto di una tenuta di 6 ettari a Montalcino, proprio accanto all’abbazia di Sant’Antimo.