Sarà quel che Syrah

Concluso a Cortona CHIANINA&SYRAH, il festival del buon vivere.

Il gioco di parole intorno ai titoli della manifestazione “CHIANINA&SYRAH, il festival del buon vivere” svoltasi nel recente weekend (9-11 marzo) a Cortona non è solo un gioco di parole.

“Sarà Syrah”
– la degustazione clou della manifestazione svoltasi domenica pomeriggio al Centro Convegni Sant’Agostino, epicentro dell’evento, conteneva infatti già nel titolo il significato più profondo e vero di questa giovane denominazione toscana, ovvero il suo essere un insieme di vini in divenire che – come ci confidano alcuni produttori – cercano annata dopo annata, vendemmia dopo vendemmia, di affinare ed esaltare la propria identità, senza forzature normative e procedurali imposte dall’alto, bensì perseguendo - nella diversità dei processi produttivi delle 18 cantine del territorio - un obbiettivo ovviamente di indubbia qualità e di sempre più riconoscibile personalità, che poi è quello che il consumatore richiede ad un vino.

La degustazione dei vini delle aziende associate al Consorzio Cortona Vini, promotore dell'evento con Terretrusche EVENTS, ha presentato in anteprima i nuovi millesimi dei Cortona Syrah doc insieme alle migliori espressioni dei Syrah d’Italia che usciranno quest’anno. Un’occasione unica, affiancata anche da una ricca partecipazione di produttori italiani di vini Syrah dalla Val d’Aosta alla Sicilia, e francesi, soprattutto dall’area del Rodano.

Il Syrah si caratterizza nell’affollato panorama dei rossi toscani come un vino dal colore nettamente rosso rubino, con sfumature violacee. Si rivela intensamente profumato e fruttato con sentori di frutti neri e spezie, tra le quali dovrebbe spiccare il pepe nero anche se non sempre avviene nettamente per la verità (opinione personale). Vanta in bocca una solida struttura, persistenza, negli assaggi più piacevoli morbidezza e freschezza, con tannino medio. Nel sorseggiarlo non dimenticate un pensiero alle antiche origini persiane di questo suggestivo vitigno nell’area della città iraniana di Shiraz, da cui il nome.
Tra i nostra assaggi più convincenti il vino della Vecchia Cantina di Cortona, l’Apice di Stefano Amerighi, il Castagno e Linfa di Fabrizio Dionisio, il Commendatore di Gabriele Mazzeschi.



Clou della manifestazione, oltre alle innumerevoli degustazioni diurne di carne chianina in Sant’Agostino, le cene di gala al Teatro Signorelli, con un plotone di chef blasonati dal territorio e da tante parti d’Italia.
Tra i tanti piatti speciali serviti vogliamo ricordarne alcuni tanto eccellenti quanto rari da gustare. L’Uovo 2.0 di Enrico Mazzaroni, chef stellato delle Marche: uovo cotto a 65°, ragù di Chianina, besciamella e lenticchie di castelluccio soffiate. Il Cappellotto di grani antichi ripieno di cipolla cotta sotto cenere con salsa di Syrah e cavolo nero di Maria Probst (Il Cerreto a Volterra). Il Carpaccio di chianina in marinatura marina, cruditè di verdure, gelato alle acciughe sotto sale e pomodoro, meravigliosa invenzione di Luca Landi, chef stellato che portato il top della Versilia nella terra degli etruschi. Una primizia per i fiorentini: la presenza tra gli chef di Giuseppe Lo Presti, ora alla guida delle rinnovate Giubbe Rosse di Firenze, che a breve riaprirà nella storica sede di Piazza della Repubblica.

CORTONA VINI, le aziende
Baldetti
Baracchi
Cantina Canaio
Cantina Doveri
Chiara Vinciarelli
Colle Acacia
Fabrizio Dionisio
I Vicini Winery
Istituto Vegni
La Braccesca
Podere Il Fitto
Poggio Sorbello
Speranza Winery
Stefania Mezzetti
Stefano Amerighi
Tenuta Angelici
Tenuta Montecchiesi
Pasini Roberta



site map