Ararat: il monte del Sapore

Il ristorante di cucina armena e georgiana in Borgo La Croce.

Un locale che prende il nome dal monte sacro Ararat. A pochi passi da Piazza Beccaria e Piazza Ghiberti piatti tipici della cucina armena e georgiana.

L’ambiente è accogliente, dominato dal verde oliva. I tavoli in legno chiaro fanno da contrasto e la cucina a vista trasmette trasparenza e serenità. La sala principale si scopre al piano superiore. Un quadrato con fessura al centro dove un lampadario moderno cala fino al piano di sotto e sulle pareti i due alfabeti in oro arredano in modo originale. Il bel soffitto con travi a vista scalda l’atmosfera. 

Dalla cucina specialità di terra, spiedini di carne tra manzo, maiale e pollo ciascuno arricchito da una speciale marinatura che, ci assicurano, si trova solamente qui. Come primo da provare la specialità georgiana: i kinkali, simili a ravioli o meglio saccottini di pasta ripieni di carne di manzo e maiale speziati. Tra i piatti più scenografici e gustosi l’agiaruli, una specie di pizza concava colma di formaggio con al centro un rosso d’uovo, vera tipicità georgiana.

Tra i secondi prevalenza di piatti armeni coma la Lula, spiedino tipico. Altra specialità dalle origini antichissime è la Tolma: involtini di carne speziata in foglie di vite. A differenza di altre cucine estere quelle armena e georgiana, seppur essendo speziate, non esagerano in quantità e lasciano che gli ingredienti principali non vengano sovrastati.

Curiosa la carta dei vini con referenze solamente georgiane e armene. Da sapere che la zona del Caucaso è una delle più antiche dove sono rinvenuti resti e testimonianze della coltivazione di vigne e della fermentazione in anfora. Oggi molte cantine di questo territorio stanno rilanciando il loro vino aiutate dai colleghi italiani e francesi. Un motivo in più per provare i loro abbinamenti. 

Un ristorante dove la cucina caucasica si gusta in un contesto elegante e moderno. Una gita sull’Ararat: il monte del sapore!

Sul nostro E-STORE cena 2x1

ARARAT
Borgo la Croce 32r – 375 5721739 - aperto pranzo e cena, chiuso lun - www.araratrestaurant.it


Il Vino Armeno trova casa a Firenze - Marzo 2022

Una tradizione millenaria: le prime testimonianze sul vino in Armenia risalgono a oltre 6.000 anni fa. Sembra che sia proprio questo il luogo dove nasce la produzione di vino su larga scala, quindi prima che in Francia e in Italia, ai piedi del monte sacro Ararat nella Ararat Valley. Peraltro in Armenia negli ultimi anni c’è stata una rinascita, una volontà di far rivivere i vigneti e nutrire la terra con vigne che proprio qui per la prima volta, sono state coltivate e messe a frutto. Per questo motivo sono stati chiamati dalle varie aziende produttrici importanti winemaker francesi e italiani.

Tra questi il rinomato Michel Rolland che segue l’azienda Karas, in carta al ristorante con diverse referenze. Il Grand Karas realizzato con un blend di Syrah, Montepulciano e Ancellotta, un omaggio a questa terra, alla sua storia e cultura, realizzato selezionando il meglio da ogni vitigno e invecchiato in botti di quercia. Poi la Riserva realizzata con Syrah, Petit Verdot, Montepulciano e Cabernet Franc, un super blend che sprigiona tutta la complessità dell’antico territorio del nordovest dell’Armenia, un sapore persistente e complesso che ricorda a molti il nostro Brunello. Quindi il Blend Armeno con uve autoctone, Areni e Khndoghni, che hanno prosperato nella regione per millenni. Un vino audace, fresco e fruttato, vero omaggio a questa terra natale della viticoltura.

Poi una serie più fresca e giovane, sempre di Karas: un bianco e un rosso, A Tale of 2 Mountains. Il rosso è un mix di Areni, vitigno armeno, e Malbec, molto aromatico e dal corpo bilanciato. Il bianco è realizzato da Kangun, vitigno armeno e Chenin Blanc, anche questo aromatico con buone punte di acidità. Da provare anche i vini semi dolci al melograno.
Tutti vini che vanno a nozze con la cucina di Ararat: piatti a base di formaggi, carne e verdura. Abbinamenti che ci permettono di entrare nella gloriosa e ancestrale cultura enogastronomica armena a piene mani.



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