Cosa dobbiamo aspettarci dalla nuova Fiorentina?

Ci sono squadre che nella prossima Serie A che parte ufficialmente sabato 21 agosto che devono dimostrare qualcosa più delle altre.

Ci sono squadre che nella prossima Serie A che parte ufficialmente sabato 21 agosto che devono dimostrare qualcosa più delle altre. Una di queste è sicuramente la Fiorentina di Rocco Commisso. Il magnate americano era stato accolto come l'uomo della svolta ma da quando siede al timone della Viola i risultati sul campo sono stati deludenti. La speranza di tutto l'ambiente è che il prossimo campionato sia quello della svolta e che la squadra torni a lottare almeno per l'Europa League. Le premesse per far bene sembrano finalmente esserci e le prime uscite di precampionato hanno aumentato le aspettative della tifoseria.

La Fiorentina è chiamata a una risposta dopo anni difficili e potrebbe essere una delle sorprese del prossimo campionato. Una vera e propria occasione per gli amanti dei pronostici che grazie ai siti di scommesse che offrono bonus senza deposito possono fare le proprie puntate in tutta tranquillità. Due i motivi che fanno ben sperare un ambiente tra i più caldi della nostra Serie A: l'arrivo di Vincenzo Italiano in panchina e la conferma di tutti i giocatori più forti in squadra.
Ma partiamo proprio dall'allenatore e dalla sua idea di calcio. Italiano è l'artefice principale del miracolo Spezia, portato prima a una storica promozione in Serie A e poi a una salvezza tranquilla nell'ultimo campionato. Il tutto senza rinunciare mai al bel gioco e puntando sempre su possesso palla e pressing alto. Una filosofia diametralmente opposta rispetto a quella vista al Franchi nelle ultime stagioni in cui l'obiettivo principale era non prenderle.


Per questo motivo dopo anni di 3-5-2 si passerà a un ben più offensivo 4-3-3. In porta il titolare sarà ancora una volta Dragowski. Nonostante le sirene di mercato dovrebbe rimanere a Firenze. Al momento di scrivere la linea a 4 di difesa titolare dovrebbe essere quella formata da Lirola a destra, Biraghi a sinistra e la coppia Milenkovic-Pezzella al centro. Attenzione, però, alle situazioni di Lirola e Milenkovic. Il primo è sul taccuino di molte squadre europee e potrebbe partire nei prossimi giorni. Il secondo va in scadenza di contratto a fine anno e la dirigenza potrebbe cederlo per monetizzare se arrivasse un'offerta importante. Su di lui è forte l'interesse di Juventus e Milan. Per Biraghi e capitan Pezzella, invece, la permanenza è quasi certa.


Tutto da scoprire il centrocampo che dovrebbe essere composto da Pulgar nel ruolo di regista, da Amrabat in quello di interno e dal fresco campione d'Europa Gaetano Castrovilli in quello di trequartista. Proprio l'azzurro sarà uno degli osservati speciali. Lo scorso anno ha avuto una stagione di alti e bassi ed è chiamato al salto di qualità definitivo, soprattutto se vuole mantenersi stretto il posto nell'Italia di Mancini.

In attacco spazio al nuovo arrivato Nico Gonzalez a sinistra con Bonaventura (o Callejon se dovesse rimanere) a destra. In attacco il punto di riferimento sarà Dusan Vlahovic. Se Pezzella è il leader carismatico della squadra, il serbo è sicuramente quello tecnico. Arriva da una stagione in cui ha messo a segno 21 gol e a meno di offerte superiori ai 60 milioni non si muoverà da Firenze, nonostante l'interesse manifestato da big come Inter, Tottenham e Atletico Madrid. Molte delle ambizioni della Fiorentina dipenderanno dalla sua riconferma ad alto livello e dalla sua capacità di segnare con continuità senza sprecare occasioni.


Partiranno invece dalla panchina il veterano Saponara e il giovane Sottil, rientrato dal prestito al Cagliari e destinato a trovare spazi importanti. Lo staff tecnico crede molto in lui e il ragazzo sembra cresciuto sia a livello tecnico che mentale. Potrebbe essere la rivelazione della stagione.
Le ultime settimane di mercato potrebbero portare importanti novità, sia sul fronte entrate che su quello delle uscite.

Per quanto riguarda il mercato in uscita abbiamo parlato sopra delle situazioni di Milenkovic, Lirola e Callejon su cui è forte il pressing della Lazio. Se alla fine dovesse davvero arrivare l'offerta irrinunciabile per Vlahovic il suo sostituto potrebbe essere uno tra Scamacca e Kean. Due profili di alto livello e che garantiscono gol e aiuto alla manovra della squadra.

Le priorità in entrata sono due: un difensore centrale e un esterno offensivo forte tecnicamente e con un buon fiuto del gol. Per il primo profilo si seguono con attenzione le situazioni dell'ex Nastasic, di Munoz del Genk e di Kouyate del Metz. Uno di loro potrebbe arrivare anche se Milenkovic alla fine non dovesse partire.

Per il ruolo di esterno offensivo la lista dei preferiti di Italiano sembra ristretta a 3 nomi: Messias, rivelazione del Crotone nell'ultima stagione, Under, inserito nella lista cedibili dalla Roma e Orsolini, sempre più chiuso a Bologna e pronto a cambiare aria per giocarsi le chance di convocazione in nazionale per i prossimi mondiali. Sono tutte piste calde e probabilmente qualcosa di più si saprà proprio in questi giorni.

Al di là degli ultimi aggiustamenti di mercato, quella vista fin qui è una Fiorentina decisamente più in palla rispetto alle ultime stagioni. Fin qui i Viola non hanno subito gol. Né in amichevole né nel primo turno di Coppa Italia, vinto con un netto 4 a 0 contro il Cosenza con Vlahovic già a segno due volte con la prima rete italiana di Gonzalez.

Ma quello che ha impressionato favorevolmente, al di là delle 0 reti subite (serviranno avversari ben più quotati per capire la reale consistenza difensiva) è la voglia di imporre il proprio gioco, di fare sempre la partita e di aggredire gli avversari. Un atteggiamento che a Firenze non si vedeva dai tempi dei primi anni di Montella e Prandelli e che lascia ben sperare per il futuro.

Tutti risultati incoraggianti ma gli obiettivi e la caratura della Fiorentina si capiranno fin dalle prime uscite. Il sorteggio del calendario non è stato sicuramente benevolo per i Viola che nelle prime 5 dovranno vedersela in trasferta con Roma e Atalanta e al Franchi con i campioni di casa dell'Inter. Una serie di esami subito complicati ma che se venissero superati bene potrebbero indirizzare in positivo il resto della stagione.

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