Nuovo menu al Relais Le Jardin
Il ristorante dell'elegante Hotel Regency Firenze ci sorprende con piatti che soddisfano vista e palato.
L'autunno bussa alle porte, è il momento propizio per passare al Relais Le Jardin Restaurant dell'Hotel Regency Firenze e provare l’esperienza enogastronomica di chef Claudio Lopopolo che, con i suoi nuovi menù degustazione "Eso" e "Endo": un viaggio culinario che esplora tradizione italiana e tendenze internazionali.
Piatti attenti alla stagionalità, in equilibrio tra innovazione e autenticità: l'antipasto Sottobosco è un tributo ai sapori autunnali, con funghi, tartufo e castagne; tra i primi piatti tortelli ripieni di coniglio con bottarga di Muggine, gel di limone infornato, polvere di algio nero fermentato e consommé di funghi porcini.
Tra le novità della Pastry Chef il Bigné craquelllin con pere cotte alla vaniglia e rhum con crema al pecorino di Pienza. Il menù, in versione da 4 o 7 portate, o in variante vegetariana, esprime l’approccio creativo dello Chef, arricchito da un’attenta selezione di vini locali e nazionali, perfettamente abbinati.
Per un momento più informale, l’Urban Garden è anche ideale per un aperitivo all’aperto. In questo spazio dall’eleganza primi del Novecento, si possono anche organizzare eventi aziendali o feste private, con menu personalizzati.
RELAIS LE JARDIN a HOTEL REGENCY
Piazza M. D’Azeglio, 3 - 055 245247 – da mar a sab ore 19-22 - relaislejardin@regency-hotel.com – prezzi €€€
Relais Le Jardin: c’è Gusto nell’Estetica - RECENSIONE SETTEMBRE 2024
Siamo in Piazza d’Azeglio, a pochi passi dal centro storico, ma lontano dal caos che ormai lo domina. Precisamente al RELAIS LE JARDIN all’interno dell’HOTEL REGENCY, un boutique hotel con un delizioso Urban Garden dove vanno in scena cene gourmet dal sapore italiano.
Ci raccontiamo spesso quanto non sia scontato trovare corrispondenza tra forma e sostanza e di quante volte veniamo delusi da quello che è il contenuto di un qualcosa, in questo caso di un piatto. In un mondo culinario sempre più legato all’immagine non è difficile incappare in esecuzioni che curano più l’estetica del gusto. In questo caso però Firenze si può dire fortunata.
Ne è un felice esempio Claudio Lopopolo, lo chef che guida il ristorante Relais Le Jardin all’interno dell’Hotel Regency e che ci pare aver trovato la cifra giusta per caratterizzare questo intimo salottino del gusto. Qui, oltre alla sala open air, è possibile cenare all’interno dell’elegante e raccolta sala dominata da pareti rosse intramezzate da vetrate affacciate sul giardino. Pavimento in parquet e mise en place sobria completano un’atmosfera davvero romantica.
Per la nostra cena di fine estate una serie di portate a trazione marina dove sicuramente la vista è stata ammaliata da un’estetica di spessore, ma è il gusto il senso più stimolato, e allora diciamo: evviva! Nella cucina di Lopopolo si vede chiaramente che la sua ispirazione nasce dalla tradizione pugliese e in generale del sud Italia. Già dall’amuse bouche, tra i tre piccoli assaggi, compare un cannolo e poi tra le portate ecco il Riso, patate e cozze in una versione scomposta e divertente e gli gnocchi di patate arrosto con “pomodorini” di mozzarella di bufala che richiamano la memoria ai più inflazionati “alla Sorrentina”.
I riferimenti e l’affezione alle radici italiane non finiscono qui: appena seduti ecco un panetto fatto in casa e grissini tirati a mano, oltre che taralli dello chef. I colori e i sapori sono colmi di riferimenti alla cucina del Bel Paese e in particolare alla Puglia. In tutti i piatti ciò che colpisce è la capacità di far risaltare ogni ingrediente senza che prevalga sull’altro. Un equilibrio cercato e trovato che rende ogni piatto godibile fino all’ultimo boccone.
Due le caratteristiche principali: la selezione di materie prime di qualità e l’inventiva e creatività dello chef. La capacità anche di adattarsi al cliente non è una caratteristica di poco conto. Ogni piatto infatti, se presenta un ingrediente che non è gradito o a cui siamo allergici, viene riadattato senza perdere né gusto, né personalità. Provare per credere.
Nota di merito anche per la sala che lavora con una professionalità discreta e mai didascalica che mette subito a proprio agio. Si può vivere l’esperienza sia con menù degustazione di 4 portate (endo), che di 7 portate a sorpresa (eso) o il vegetariano di 4 portate, oltre che alla carta.
PIATTI DA PROVARE
Uovo croccante su mousse di patata del Mugello con tartufo nero estivo e olio al dragoncello
Tagliolini alla rucola con burro affumicato, salsa di ostriche Gillardeau, ricci di mare e polvere di lime fermentato
Gnocchi di patate arrosto con “pomodorini” di mozzarella di bufala, chutney di ciliegino piccante, origano, tuille croccante e acqua di pomodori datterini gialli
Riso, patate e cozze
Filetto di morone con salsa beurre blanc su crema di peperoni arrosto all’acciuga del Mar Cantabrico e uova di salmone
Petto e coscia di piccione con gel di cioccolato aromatico, foie gras e soffice di carote alla vaniglia bourbon