Anche l’Olio vuole la sua parte

Cosa è successo alla manifestazione promossa da A.I.R.O. (Ass. Intern. Ristoranti dell'Olio) dedicata ai protagonisti di questo comparto strategico della nostra agricoltura.

Dopo tanto vino (parlo per noi) ecco il momento dell’olio. Per questa eccellenza mediterranea e nazionale deve ancora giungere il momento di una vera e propria consacrazione che ne riconosca in profondità le qualità per una corretta alimentazione e le virtù organolettiche. Un prodotto della nostra terra ancora non ben compreso, mentre le insidie della produzione industriale e di sintesi delle multinazionali del cibo soffiano alle porte ogni giorno e pressano gli organismi di tutela e la legislazione europea per aprirsi un’autostrada sui mercati nazionali.
Ben vengano dunque iniziative come quella organizzata da alcuni anni da A.I.R.O. Associazione Internazionale Ristoranti dell'Olio.


Pioggia di Premi domenica 5 marzo a Palazzo di Varignana, splendido resort alle porte di Bologna, a TASTE THE DIFFERENCE, terza edizione della manifestazione conclusiva dell’omonimo concorso sull’olio extra vergine di oliva organizzata ogni anno da A.I.R.O. Associazione Internazionale Ristoranti dell'Olio.

La giornata ha visto svolgersi, in mattinata, il concorso dedicato agli assaggiatori – professionisti e non – di Olio EVO. Nel pomeriggio si è tenuta invece la Tavola Rotonda “EVOO Journey: quando l’olio di qualità lascia il frantoio”, moderata dal giornalista enogastronomico Stefano Tesi, alla quale hanno partecipato Barbara Nappini (Presidente Slowfood Italia), Tassos Kyriades (Yale University), Antonio Moschetta (Università di Bari), Tullia Gallina Toschi (Università degli Studi di Bologna) e Carlotta Breschi (Università degli Studi di Firenze).
Barbara Nappini ha definito l’olivo una “pianta di civiltà” intorno a cui si sono organizzate intere civiltà, dato riconosciuto da Università come Yale che, come raccontato dalle parole di Kyriades, ha investito nel progetto Olive Science and Health Institute. E proprio di salute si è continuato a parlare con Moschetta, che ha introdotto alcuni concetti di nutrigenomica sull’olio extra vergine di oliva e di come possa cambiare l’espressione di alcuni geni umani e del DNA, sottolineando il forte legame tra nutrizione mirata e salute. Gallina Toschi ha ribadito la scarsa conoscenza del prodotto a partire dalle modalità di conservazione e l’importanza dei panel come luoghi di cultura, concetto rinforzato da Breschi che ha esposto il suo studio, condotto all’Università degli Studi di Firenze, sull’instabilità chimica e organolettica dell’olio evo non filtrato e di come sia fuorviante la comunicazione che lo presenta come un prodotto più genuino.
Il pomeriggio è culminato con la proclamazione delle aziende vincitrici del Concorso Produttori, con i Migliori oli d’Italia, premiati regione per regione.
La giornata si è conclusa, infine, con la cena di gala, durante la quale è stata presentata la nuova Selezione Oli A.I.R.O., sono stati nominati tre nuovi Ambasciatori dell'Olio e consegnati i premi della Rassegna I Ristoranti dell’Olio A.I.R.O.  a quelle realtà della ristorazione che si impegnano nella valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva.
Istituito anche un nuovo premio speciale della critica, attribuito dalla giuria composta dai giornalisti gastronomici Carlo Passera, Luciana Squadrilli, Eugenio Signoroni e Luciano Pignataro. Il menu è stato curato da tre dei vincitori delle passate edizioni, Nino di Costanzo (Danì Maison), Salvatore Salvo (Salvo Pizzaioli), Daniele Cestelli (Trattoria da Bule).

TOSCANA PREMIATA con:
Giovanni Luca Di Pirro de La Torre (Barberino Tavarnelle FI): miglior Ristorante dell’Olio - A.I.R.O. 2023
Marco Stabile di Ristorante Ora d’aria (Firenze) tra i nuovi ambasciatori dell'olio.
MIGLIORI OLI:
Miglior Olio Toscana Az. Agr. Solaia (Montespertoli FI) Maurino
Miglior Olio Igp Toscana Querciamatta (Monsummano Terme PT)
Miglior Olio Dop Toscana Poggio Torselli  (San Casciano in Val di pesa FI) Dop Chianti Classico

ALTRI PREMIATI
Ristorante dell’Olio - A.I.R.O. 2023
Premio della Critica
Ristorante Del Cambio (Torino)- Chef Matteo Baronetto
 
Miglior Osteria dell’Olio - A.I.R.O. 2023
Osteria di Maccarese (Macarrese RM)
 
Osteria dell’Olio - A.I.R.O. 2023
Premio della Critica
La Brinca (Ne GE)- chef Simone Circella
 
Miglior Pizzeria dell’Olio - A.I.R.O. 2023
e
Pizzeria dell’Olio - A.I.R.O. 2023 Premio della Critica
50 Kalò (Napoli) - Ciro Salvo
 
Premio Paolo Pasquali - A.I.R.O. 2023
Elementi Fine Dining (Brufa PG) - Chef Andrea Impero
 
Pasticceria dell’Olio - A.I.R.O. 2023
Fornai Ricci (Montaquila IS)

ELENCO COMPLETO DEI PREMIATI
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