Beconcini Wines a San Miniato

Leonardo, Eva e il Tempranillo...

Il Bello del vino è quasi meglio del suo Buono. Il Bello del vino è che ogni volta è diverso, perchè diversa è la storia che lo precede, lo introduce, lo racconta, lo presenta. Così oltre e prima del suo odore, del suo sapore, c’è il suo essere, la terra da cui viene, le persone che lo hanno “cresciuto”, la giovane vita che ha avuto. Conoscendola, apprezzandola, scoprendola, saprete cosa bevete e perché e come vi piace, se vi piace naturalmente.

Capita ad esempio che un giorno, complice la cucina succulenta e generosa di Paolo Gori, la sapienza vinicola gentile di Andrea Gori, ospiti della loro intramontabile trattoria da Burde, Leonardo Beconcini ci inviti a pranzo per presentare il restyling delle etichette (“mancava un filo conduttore chiaro che facesse capire la nostra “unita dualità”, siamo tradizione e innovazione” hanno spiegato).

Leonardo Beconcini ed Eva Bellagamba gestiscono a San Miniato dal 1990 l’azienda vinicola di proprietà della famiglia da quattro generazioni. Lui è il vignaiolo, lei la marketing director. I Beconcini lavoravano in queste terre già da prima della seconda guerra Mondiale come mezzadri, alle dipendenze dei marchesi Ridolfi, allora proprietari di tutta l’area est di San Miniato. Possiedono vigneti diversi in 25 ettari complessivi, di cui 14 vitati e 2 ad olivicultura. Crinali di sangiovese, colline di Tempranillo e Malvasia nera, argillosi fondivalle per colorino, canaiolo e altri vitigni, terreni sabbiosi di remota origine marina.



Colpisce nella loro produzione in particolare il Tempranillo, dall’antico vigneto Vigna alle Nicchie, con ceppi centenari contrassegnati e ancora studiati dall’Università di Firenze con fossili marini di età pliocenica, a confermare una storia che viene da lontano. Si ritiene infatti che si tratti di un antico innesto compiuto da padri pellegrini spagnoli sulla via Francigena che passa proprio da qui, un percorso storico per le tre principali mete religiose: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme.
Vinificato in cemento, matura in piccole botti di rovere francese per 24 mesi e si abbina alla grande con brasati, stracotti e selvaggina. Paolo Gori ha sfoderato una scottiglia perfetta per sposare questo vino cremoso, denso, piacevole che resta lungo nel suo finale.

Complessivamente l’azienda produce oltre 100mila bottiglie annue in larga parte apprezzate e consumate all’estero, in Giappone in particolare.
Interessante anche il Reciso, Sangiovese in purezza che segue analoghe tecniche di vinificazione e maturazione, un vino asciutto, austero, intenso al profumo e al sapore. Sottolineata da Beconcini la tecnica del Reciso per il sangiovese su argilla, con l’incisione ai primi di ottobre per non far gonfiare troppo il grappolo con le piogge sui terreni argillosi.

Per scoprire questa storia e degustare questi vini niente di meglio che una visita all’azienda, contattatela, saranno felici di accogliervi.

Pietro Beconcini Agricola - Via Montorzo, 13A, 56028 San Miniato PI - 347 2647861
www.pietrobeconcini.com

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