Castello La Leccia: Sangiovese Mon Amour

Guido Orzalesi e il nuovo passo del Chianti Classico a Castellina in Chianti.

Partiamo dal vino o dal Castello? Partiamo dal Castello (risale al 1077); prima vedere, poi degustare!

Siamo a Castellina in Chianti, una proprietà di 170 ettari, gestiti seguendo pratiche biologiche, su un colle a 450 mtslm. Una vista strepitosa sulla Val d’Elsa.
Oggi la struttura ospita un lussuoso agriturismo, con dodici suites, in tutto 17 camere, una splendida piscina panoramica a sbalzo che si affaccia sui vigneti e, nell’ex limonaia, il ristorante, di tradizione toscana con grande cura della materia prima e della stagionalità. Di fronte un giardino all’italiana, elegante movenza di armoniche forme.



Diretta dal 2019 da Guido Orzalesi (una passione sfegatata per il nostro vitigno principe, il Sangiovese) l’azienda ha rinnovato da alcuni anni il suo impegno sul fronte vinicolo incrementando notevolmente  la produzione diretta. Mirando a superare le attuali 60mila bottiglie annue.
Quattro le etichette: il “Vivaio del Cavaliere”(Toscana IGT), il Chianti Classico DOCG, il Chianti Classico Riserva DOCG e “Bruciagna”, il Chianti Classico Gran Selezione DOCG. Grandi rossi, tre dei quali Sangiovese in purezza, espressioni davvero aderenti alla zona.

Tra questi netto il primato produttivo del Chianti Classico DOCG che abbiamo particolarmente apprezzate in degustazione al Cibreo di Firenze presso Helvetia & Bristol. Rosso rubino brillante alla vista, profumato di fiori, ciliegia rossa e frutta fresca in genere, si è rivelato piacevolissimo alla beva, morbido e fresco con una contenuta acidità e un buon tannino, decisamente valido per pasteggiare.



L'azienda ha vigneti esposti a sud e sud-ovest, in cinque diverse zone intorno al Castello, ad altitudini variabili fra i 300 e i 500 metri. Poco fertili, ben drenati, in un clima asciutto: tutti elementi salienti per uve di qualità che vengono vendemmiate e vinificate separatamente selezionando con cura ogni parcella di ogni singolo vigneto. In cantina la fermentazione, avviata dai lieviti autoctoni, si svolge in vasche di acciaio a temperatura controllata. Dopo la svinatura, il vino prosegue la fermentazione malolattica nel cemento. La fase successiva, forse la più delicata, è l’assemblaggio: da quattro distinti vigneti dunque con caratteri e profumi diversi. Per l’affinamento, la scelta fra vasche di cemento, botti di rovere, tonneaux o barriques è valutata in base alla situazione.
 
Località La Leccia, 53011 Castellina in Chianti (SI) 0577 743148 – castellolaleccia.com

site map