Le Sculture di Tony Cragg

Fino a ottobre al Giardino di Boboli.

Fino al prossimo autunno, tra i giardini e i sentieri di Boboli, le opere di Tony Cragg il cui lavoro si ispira ai fenomeni generativi della materia, con risultati di un virtuosismo quasi tardo barocco, dalla forte componente tattile.
L’artista britannico è una delle figure più aperte alla sperimentazione delle possibilità tecniche e formali delle arti plastiche. Dal 1977 vive e lavora in Germania, a Wuppertal, dove ha anche fondato il Waldfrieden Sculpture Park, un rinomato centro di scultura contemporanea in dialogo con la natura.

Il Giardino di Boboli diventa pertanto una tappa fondamentale di questo impegno creativo che indaga il rapporto dell’opera d’arte con lo spazio pubblico, tema che ha catalizzato l’attenzione dell’artista negli ultimi anni (cinque sue sculture monumentali sono installate lungo la Park Avenue di New York come parte del NYC Parks Art in the Parks Program). E con il Giardino, il paesaggio e l’elemento naturale: se da una parte elementi del Minimalismo, ricordi del dinamismo futurista, estetica della macchina sono alcuni dei più evidenti riferimenti dell'artista, dall’altra il risultato è intensamente organico, un inno alla materia-Natura e alla sua inesausta forza vitale.

Giardino di Boboli - ingressi Porta Romana, via Romana, Piazza Pitti - 8.15-18.30 – 10 euro, rid 6 (gratis per residenti comune di Firenze) - fino al 27 ottobre

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