Fabri Fibra sa ancora come si fa

Lunedì 3 ottobre siamo stati al concerto di Fabri Fibra al Tuscany Hall. Ecco com'è andata...

Dopo più di 20 anni di carriera, Fabri Fibra non si dimentica i segreti del mestiere del rapper. L'artista che troviamo nel 2022 è di certo un performer più maturo e attento agli usi e costumi della società che lo circonda, meno aggressivo e velenoso rispetto ai suoi primi album.
Fabri non ha mai rinunciato però, durante la sua evoluzione, ai testi ricchi di disappunto, di condanna alle contraddizioni del nostro Belpaese, avendo l'accortezza di comprendere che a volte bisogna gridare un po' meno forte per poter essere ascoltati da più orecchie.

E ci troviamo così in mezzo ad un pubblico eterogeneo, composto da ragazzi del liceo, coppie di trentenni ma anche di genitori con bambini sulle spalle, tutti a saltare e cantare di fronte ad rapper 45enne che proprio non vuole saperne di mollare un centimetro.

Il set è quello di un vero show rap: alle spalle di Fabri solo il fidato dj Double S e il focus è tutto sulle rime del rapper marchigiano. Alle 21 in punto il pubblico è già caldissimo con i primi pezzi estratti dall'ultimo lavoro, Caos, prima di Cronico e La Pula Bussò che conclude il primo round.
Fabri sorride e si diverte con il suo pubblico, tra cori da stadio e inviti rivolti ad ogni centimetro del Tuscany Hall.

Si va avanti con Fenomeno, Demo nello stereo e Propaganda che fanno definitivamente scatenare il pubblico senza ancora andare troppo indietro nel tempo. Stelle si conferma un pezzo amato da tutti nonostante sia uscito solo da pochi mesi, e dopo il tormentone di qualche estate fa Pamplona si arriva ad alcuni pezzi che veramente hanno segnato la storia del rap italiano: se citare Applausi per Fibra è forse un po' troppo scontato, si percepisce la grandezza di Fabri Fibra in pezzi ventennali come Rap in vena e Non crollo, cantati a squarciagola da tutta la platea. Il round si conclude con Non fare la p*****a, Come Vasco e Bugiardo, altra hit che ci porta indietro al 2007.

Arriva anche il momento per la contemplazione degli anni più recenti con Cocaine, Yoshi, Caos, Fotografia e Calipso, inframezzati dalla storica Verso altri lidi del 1999.
L'energia non cala nemmeno sul finale, con Vip in trip che apre l'ultima carrellata di pezzi: La soluzione, Panico, Stavo pensando a te, Luna piena e Tranne te.



La chiusura è affidata a una canzone emotivamente molto sentita dal rapper di Sinigallia, Dalla A alla Z, presentata dallo stesso artista come un pezzo che non si sarebbe aspettato di esibire davanti ad un pubblico così grande, nato nel 2002 quando il rapper faceva la sua gavetta nei locali di nicchia della musica underground.

Il concerto si chiude con i fan che escono intonando Rap in vena, dopo un'ora e mezza intensa, densa di energia e storia. Avevamo grande curiosità di capire come potesse funzionare Fibra nel 2022, e dobbiamo dire che ci siamo trovati davanti ad un artista capace ancora di coinvolgere un pubblico molto vasto e di poter dare lezioni a molti suoi colleghi.
Il percorso della sua carriera è un percorso intelligente, di un artista che sa cosa può permettersi, è ben consapevole di chi è ma anche dei limiti imposti della società che lo circonda oggi. Sa bene che non può essere lo stesso artista del 2004, ma sa sempre comunicare nel modo giusto: basti vedere la risposta ed il legame dei suoi fan.


di Alex Giorgi

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