La Prima Fermata del Viaggio di Landò

Il nuovo vino firmato da David Landini.

Loro sono David Landini, agronomo ed enologo e titolare del progetto; Sergio Staino, giornalista e fumettista; e Roberta Perna, esperta di comunicazione vinicola.
Il nuovo progetto enologico che presentano in questi giorni si chiama Il Viaggio di Landò  e porta in etichetta il celebre inconfondibile tratto dell’autore di Bobo.

Ospite della Prima Fermata de Il Viaggio di Landò è stata la simpatica Osteria Vinandro che con l’estate conquista spazio all'aperto nella bellissima piazza Mino a Fiesole, e che vi consigliamo di provare per i suoi piatti sfiziosi di gusto toscano a prezzi modici (055 59121)!
Per questo vino l'agronomo ed enologo toscano David Landini è andato alla scoperta di vecchi vigneti per produrre vini in modo naturale come specchio fedele del territorio, del clima e dell'uvaggio. Un paziente e meticoloso percorso di ricerca, come su di un’antica carrozza, il landò, il cui nome evoca anche il soprannome di Landini.
Prima Fermata 2020 proviene da un piccolo vigneto di canaiolo di oltre novant'anni nella campagna pisana, in località Palaia, a 180 metri s.l.m.. Landini lo gestisce in maniera naturale: per l'annata 2020 ha ottenuto appena 3000 bottiglie numerate. La vendemmia è rigorosamente manuale e vede una selezione attenta dei grappoli ed un loro trasporto diretto in cantina in piccole cassette, così da preservare al meglio la materia prima. I grappoli, in assenza di ossigeno, vengono caricati in vasca e sono in parte diraspati (60%) ed in parte interi (40%) così da esaltare le caratteristiche distintive del canaiolo. Le fermentazioni avvengono in serbatoi di acciaio inox con lieviti indigeni. Dopo una macerazione di qualche settimana ed una leggera pressatura delle uve il vino staziona per alcuni mesi nei tini e successivamente in bottiglia, per essere poi messo in commercio.


Landini, classe '75, è dottore in agraria ed in enologia. Dal 2015 è amministratore e direttore tecnico di Villa Saletta, fattoria a Palaia (Pi) di oltre 1000 ettari composta da boschi, vigneti, uliveti, campi coltivati a grano ed erbe aromatiche, tartufaie, pioppete, un borgo del trecento e diversi casolari. Tra le esperienza lavorative passate più significative quella da Frescobaldi dal 2003 al 2007 come agronomo nelle aziende del Mugello, quella da Antinori dal 2008 al 2014 come agronomo ed enologo interno per le aziende Tenuta di Monteloro, le Mortelle, Le Rigattaie/Val Mora, Castello di Fosini e quella con il Gruppo Bertani Domains, nel 2014, come responsabile tecnico ed aziendale delle tenute toscane a Montalcino, Montepulciano ed a Castellina in Chianti.  



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