Anteprime Vini 2020: qualche domanda prima della... Prima! / 4

Question time con Stefano Tesi.

Alla vigilia delle Anteprime Vini Toscani 2020 abbiamo intervistato alcuni dei più esperti giornalisti del settore per scoprire con quali curiosità, domande e attese si presentano quest’anno ai banchi d’assaggio…

STEFANO TESI
Corriere Vinicolo, Dove, Touring, Guida Espresso

CONSORZIO VINO CHIANTI …”CHIANTI LOVERS”
Dopo il "dissotterramento del fiasco di guerra" dello scorso autunno, col caso Gran Selezione, il primo rischio è che alle anteprime si parli più di politica vinicola che di vino. E sarebbe un peccato. Poi c'è il tris dell'abbinata Chianti/Morellino, un'alleanza tra lo strategico e il tipologico. La speranza è, vista la sconfinata produzione spalmata su aree sconfinate, di riuscire ad assaggiare selettivamente (necessità fatale) ma senza trascurare alcuna zone, perchè ci sono vini interessantissimi e radicalmente diversi tra loro nonostante il grande cappello condiviso.

CHIANTI CLASSICO
Si potrebbe dire lo stesso, in senso uguale e contrario, a quanto detto a proposito del Chianti sulla vicenda Gran Selezione. Poi ci sarebbe da discutere sullo stato dell'arte della dibattuta zonazione, tanto per restare in rima. Insomma anche stavolta più politica vinicola che vino. Ma la Collection della Leopolda è una macchina da guerra organizzativa che non fa prigionieri. Come al solito, per serietà e continuità di opinioni, farò a tappeto la tipologia che amo di meno, guarda caso la Gran Selezione, e vasti assaggi a tappeto soprattutto dei piccoli produttori oltre che "benchmark" della denominazione. Sempre e solo alla cieca!

VERNACCIA SAN GIMIGNANO
Qui mi sento coinvolto di persona come giudice assaggiatore e socio di Aset, l'associazione della stampa enogastroagroalimentare toscana, visto che proprio a San Gimignano viene consegnato quest'anno l'ottavo "Premio Giulio Gambelli" organizzato da noi e dal gruppo IGP. Un'edizione che si preannuncia non solo scoppiettante, ma foriera di sviluppi. A parte questo, l'appuntamento nella città delle torri è sempre scandito dai due momenti topici: gli assaggi della nuova vendemmia e quelli in Sala Dante. La Vernaccia non si è ancora liberata di alcune incrostazioni dozzinali, ma il numero di produttori di qualità è in crescita e ogni edizione riserva qualche bella sorpresa.

NOBILE MONTEPULCIANO
Una denominazione tormentata da quelle che non sono proprio lacerazioni interne, ma modi di vedere differenti spesso sfociati in attriti che non giovano all'immagine del vino. L'anno scorso si registrò un gran calo dei campioni da botte in degustazione che a lungo avevano (secondo il mio punto di vista) disturbato le edizioni precedenti. Spero che il trend continui, al pari di quello, anch'esso già registrato, di un minore ricorso ai legni invasivi. E poi ci sarà la caccia ai Rosso più buoni...

BRUNELLO di MONTALCINO
Di solito a Benvenuto Brunello, ultima tappa della cavalcata-anteprime, si arriva in sospeso tra il fiato grosso per la fatica e l'adrenalina per l'importanza dell'evento. Le mie attese vanno, oltre che ovviamente al Brunello 2015, ai campioni del Brunello Riserva 2014, annata controversa, anguillesca, a volte sorprendente, nonostante la cattiva reputazione che si porta dietro. Poi ci sono i Rosso, una delle mie passioni. Ma, vini a parte, quest'anno a Montalcino ci sarà anche da parlare. Qualcosa si muove, laggiù. Nel Consorzio e fuori. Quindi assaggi, strategie, programmi, rumors, ci sarà un po' di tutto di cui occuparsi.

Concludo con una considerazione, anzi un interrogativo che abbraccia trasversalmente tutte le anteprime e tutte le denominazioni: sono curioso di contare il numero di blogger e influencer accreditati non come tali e nelle sedi acconce ai tali, ma come giornalisti, perchè credo che ci debba essere spazio e rispetto per tutti, ma senza confusione di ruoli.

 

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