Fondazione Alinari, una nuova casa per la Fotografia

Lo storico Archivio avrà sede a Villa Fabbricotti. In attesa di uno showroom...

L’archivio fotografico Alinari è uno dei più grandi e famosi al mondo. Il suo patrimonio conta oltre cinque milioni di pezzi, tra fotografie, documenti, libri specializzati e attrezzature tecniche storiche, cui si sono aggiunte adesso quasi 260 mila immagini digitali. Nel dicembre del 2019 è stato acquistato dalla Regione Toscana, con un’operazione di politica e investimento culturale tra i più importanti degli ultimi anni, che lo ha salvato dalla dispersione e dallo smembramento, garantendone la conservazione e la sua futura fruibilità e accessibilità.

Per gestire al meglio il patrimonio Alinari, nel luglio del 2020, la Regione Toscana ha dato vita alla FAF Toscana - Fondazione Alinari per la Fotografia con presidente Giorgio van Straten e Claudia Baroncini direttrice.

La nuova Fondazione può già contare di alcuni successi, come la vincita di un Bando del Ministero per l’assegnazione di un finanziamento per il restauro e la digitalizzazione dei pezzi unici, e tanti progetti per il futuro. Primo tra tutti un luogo espositivo, un museo che si spera possa essere trovato in centro (probabilmente nel Complesso di Santa Maria Novella). Nel frattempo, già nel 2021, alcune mostre, tra cui una dedicata ai 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, saranno ospitate in vari luoghi.

Inoltre, a partire dall’estate 2021, le foto di Alinari saranno in giro per il mondo in un viaggio che toccherà Europa, Asia, Africa e le Americhe, nella mostra “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea”.

L'Archivio consta, secondo quanto stimato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, di un totale complessivo di 5.020.916 di beni fotografici, numerosi dei quali unici, databili dal 1840 ai nostri giorni. Si compone di tre principali nuclei: materiale fotografico (positivi, stampe e album fotografici, negativi sia su lastra di vetro che su pellicola e incunaboli come dagherrotipi, ambrotipi, ferrotipi, e altri oggetti unici); materiale bibliografico (una ricchissima biblioteca specializzata, composta da volumi, riviste e libri rari, provenienti da nuclei originari diversi e da considerarsi tra le più qualificate biblioteche di settore italiane ed estere); materiale strumentale (apparecchiature fotografiche, attrezzature storiche da atelier, corredi e strumenti tecnici che testimoniano in vario modo l’uso e la pratica della fotografia).

Informazioni: www.alinari.it 

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