L’avventura dell’arte nuova

A Lucca una mostra dedicata a Cioni Carpi e Gianni Melotti.

Indagano il periodo di grande fermento nell’arte italiana degli anni Settanta e Ottanta del Novecento, riscoprendo le figure di Cioni Carpi e Gianni Melotti, le due mostre promosse dalla Fondazione Ragghianti da sabato 3 ottobre. Due artisti diversi, accomunati da una felice vena creativa, con opere multiformi realizzate con diversi materiali che ben identificano quella corrente di sperimentazione dell’arte italiana,in un percorso sfaccettato e per molti aspetti sorprendente.

A Firenze negli anni Settanta art/tapes/22 video tape production, Zona non profit art space, la Galleria Schema, la Galleria Area e la Casa Editrice e Libreria Centro Di sono state centri-chiave per l’arte contemporanea in Italia, da cui sono transitati grandi nomi dell’avanguardia artistica internazionale come Vito Acconci, Chris Burden, Daniel Buren, Urs Lüthi, Joan Jonas, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Nam June Paik, Giulio Paolini, Robert Rauschenberg. E’ questo il contesto creativo e culturale in cui operano che Carpi e Melotti.

La prima mostra, a cura di Angela Madesani, è dedicata alle sperimentazioni di Cioni Carpi, nome d’arte di Eugenio Carpi de’ Resmini (Milano, 1923-2011), personaggio complesso e ricco di sfaccettature. Dal 1959 al 1980 realizza numerosi film d’artista, attualmente ospitati da importanti archivi, fra i quali quello del MoMA di New York. Una quarantina di opere di grandi dimensioni tra dipinti, installazioni, lavori fotografici, filmati, installazioni, disegni, progetti e libri creati dall’artista in unica copia, dal 1960 circa agli anni Ottanta.

La seconda, a cura di Paolo Emilio Antognoli, presenta i risultati di una ricerca storica e archivistica, ancora inedita, riguardante l’opera di Gianni Melotti (Firenze, 1953) nel suo primo decennio di attività, dal 1974 al 1984, sia nel suo sviluppo storico-artistico, sia nei rapporti che egli ebbe con alcuni artisti legati da amicizia e collaborazione, quali Lanfranco Baldi, Luciano Bartolini, Giuseppe Chiari, Mario Mariotti e altri come Bill Viola legati alla sua esperienza in art/tapes/22. Una trentina di lavori come le sperimentazioni cameraless (senza uso della macchina fotografica) in bianco e nero oltre alle sue coloratissime opere tridimensionali, realizzate con materiali cibachrome su tessuti decorati.

FONDAZIONE RAGGHIANTI
Lucca - Complesso monumentale di San Micheletto, Via San Micheletto 3 - 0583 4672056 - mar-dom 10-13/15-19 (chiuso lun) - 3 euro, gratuito under 18 - www.fondazioneragghianti.it - fino 10 gennaio

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