Ciao VINO, come stai?

Intervista con Andrea Gori alla vigilia del “Favoloso WINE Christmas Party”, giovedi 7 dicembre in Palazzo Tornabuoni da Obica’.

God Save The Wine e la sua festa natalizia conquistano il salotto buono della città.
In via Tornabuoni da Obica, un appuntamento scintillante e irrinunciabile per tutti gli appassionati di vino, dove finalmente ritrovarsi di nuovo per gli Auguri bevendo insieme il meglio delle cantine italiane immersi nelle atmosfere natalizie del chiostro dell’Ammannati.
prenot > https://www.firenzespettacolo.it/store/negozio/eventi/il-favoloso-wine-christmas-party-di-god-save-the-wine-giovedi-7-dicembre-2023-ore-19-31/

Andrea, siamo giunti a fine anno, chi meglio di te per fare il punto sullo Stato di salute del Vino in Italia.
Esordisco dicendo che non è un momento bellissimo. Registriamo una crisi di consenso tra i giovani ma anche in chi ha qualche anno in più. Non vedono più un interesse particolare nel consumarlo. Colpa di chi lo comunica o di chi lo produce? O ancora di chi lo vende?

Ti fai una domanda ma forse hai anche una risposta….
Mi pare di vedere ripetizione nelle formule di presentazione e anche poco coraggio in chi dovrebbe promuovere il vino verso alcune fasce di pubblico. Descrizioni stereotipate, etichette poco innovative, termini molto tecnici o al contrario troppo vaghi che generano l’ossimoro di descrizioni accurate ma intercambiabili, una confusione comunicativa che non fa bene al vino e al suo mercato che vede premiati i vini dall’approccio non convenzionale, alternativo, più o meno “naturale”, che vincono e continuano a vincere soprattutto per la freschezza comunicativa e la presenza costante del produttore.

Suggerimenti?
Tornare all’importanza di avere una storia dietro, mettere dietro l’etichetta e dentro il vino chi lo produce e il messaggio che vuole passare con quella bottiglia. Che non sempre deve essere poetico o originale, spesso anche solo la voglia di produrre qualcosa che sia importante per la socializzazione delle persone. Nel seguire storie e aneddoti spesso ci dimentichiamo che un vino può essere anche solo buono e piacevole, farci dimenticare una giornata storta o accendere una cena a casa durante la settimana.

Intanto noi a questa serata portiamo tante belle storie e grandi assaggi…
Si, trovate vini da serate eccezionali e serate di puro relax, vini da occasioni importanti e vini quotidiani, aziende storiche o appena nate, territori dalla storia millenaria e altri che si affacciano adesso alla ribalta.  
Partiamo con lo Champagne e il suo essere classico protagonista delle feste con Jean-Pierre Lamoureux e Joëlle Sausseret e sempre restando in Francia avremo il Saumur, forse ancora più antico dello Champagne stesso come bollicina a partire dal vitigno chenin blanc.
Pattuglia toscana come sempre molto nutrita e ricca con un confronto ad alto livello tra Chianti Classico di Castellina con quello di San Casciano e quello di Panzano , tre UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) ovvero sottozone del Gallo Nero, recentemente introdotte per sottolineare le differenze di territorio tra i vari comuni della DOCG.
Come bianchi saremo tra Romagna con la storica albana, la Vernaccia di San Gimignano e la nuova realtà del vermentino, a sua volta a confronto tra le versioni prodotte in Maremma e quelle dalla zona forse più vocata in Italia, i Colli Apuani. Spazio anche al sangiovese fuori zona classica ovvero a Gambassi Terme , Monsummano e Riparbella, dove il cambiamento climatico ha rimesso in gioco i vini di qualità. Andremo in Campania a scoprire i vini vulcanici dei Campi Flegrei e l’Emilia delle bollicine cangianti e piacevolissime di lambrusco e pignoletto.  
Ascolteremo anche storie di natali un po’ particolari grazie ad Enomundus con i vini dal Libano e un Gin dall’Olanda, terra che ne ha fatto da sempre il distillato nazionale.
In questa nostra serata ogni bicchiere è un regalo, ogni sorso un augurio, condividendo la magia e il calore che solo il vino può portare con la speranza di contribuire a riaccendere curiosità e passione per una bevanda fondamentale per la nostra cultura e la nostra storia di italiani.

Insomma tante cantine speciali capaci anche solo con il loro nome di evocare Natali vicini e lontani, tutti in grado di scaldare il cuore. La stessa magia di cui è capace il vino in ogni sua incarnazione verace e appassionata. Voi appassionati di vino sapete benissimo immaginare la gioia di ricevere una bottiglia ben scelta: non è un semplice regalo, ma un'esperienza sensoriale da scoprire e condividere.


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