Firenze e gastronomia: non solo piatti della tradizione

Dalla più comune cucina cinese o giapponese fino ad arrivare a tipi di cucina meno noti nelle città più piccole, a Firenze si può davvero trovare di tutto.

Come nella maggior parte delle grandi città, anche a Firenze si può ormai contare su un’offerta gastronomica ricca e variegata, che comprende non solo i piatti tipici della tradizione fiorentina, ma anche quelli caratteristici delle più disparate tradizioni culinarie. Quali sono alcuni dei piatti che si possono gustare in questa città, quindi? E a che tipo di cucina fanno capo?

Trippa e lampredotto
Partendo proprio dalla tradizione culinaria fiorentina, uno dei piatti che più rappresenta la città è senza dubbio la trippa e lampredotto. Si tratta, in entrambi i casi, di stomaco bovino: la trippa, in particolare, si ottiene dai primi tre prestomaci dell’animale, mentre il lampredotto dallo stomaco vero e proprio. Come spiegato in un articolo di Visit Florence, la trippa e lampredotto è un piatto tipico dello street food fiorentino: più che essere gustato al piatto, infatti, è comune che questo tipo di carne venga venduta nei chioschi per strada, come farcitura di un succulento panino. Preparare la trippa o il lampredotto è una vera e propria forma d’arte per i fiorentini, che racchiude al suo interno un mix di tradizione, semplicità ed esperienza in ambito culinario. Cucinare la trippa e il lampredotto, infatti, non è per niente semplice: a parte i tempi di cottura piuttosto lunghi, è necessario conoscere nel dettaglio tutte le caratteristiche della ricetta per ottenere un piatto davvero degno della tradizione. Per quanto riguarda il lampredotto, ad esempio, il modo più classico di servirlo è quello in accompagnamento a un panino imbevuto nel sugo della carne stessa e accompagnato da una salsa verde fatta con prezzemolo, acciughe, aglio, aceto, olio, sale, pepe e mollica di pane.

Dim Sum
Allontanandoci dalla cucina fiorentina e passando a quella cantonese, invece, uno dei piatti più tipici è il Dim Sum, da cui prende il nome anche un ristorante di Firenze. Insieme a quella giapponese, quella cinese è probabilmente una delle tradizioni culinarie più diffuse in Italia, tanto che è ormai possibile trovare ristoranti dedicati alla cucina cinese anche nelle città più piccole. La diffusione di piatti tipici cinesi come il Dim Sum è ormai tale da andare ben oltre il settore gastronomico. Questo piatto, infatti, è addirittura protagonista di prodotti ben lontani dal mondo delle cucina: tra questi una delle slot sviluppate da Microgaming e disponibile sulla piattaforma di gioco Betway Casino, Win Sum Dim Sum, in cui i tipici ravioli della cucina cantonese fungono da simboli del gioco, in tutte le loro varianti. I Dim Sum, infatti, come spiegato in un approfondimento di Gastronomia mediterranea, possono essere davvero di tantissimi tipi e, tra i più noti, ci sono sicuramente i Siu Mai e i Fen Guo. I Siu Mai sono ravioli aperti e cotti al vapore, che contengono al loro interno carne di maiale e gamberi, anche se ne esistono versioni diverse. I Fen Guo, invece, sono fatti con amido di grano e tapioca e sono solitamente ripieni di maiale, gamberi, funghi, arachidi e castagne d’acqua.

Pho


Se trovare piatti tipici cinesi è piuttosto semplice in Italia, lo è meno trovare pietanze o interi ristoranti dedicati alla cucina vietnamita. Eppure, solo pochi anni fa, questo tipo di cucina ha fatto il suo esordio in città grazie alla dedizione di tre cuoche vietnamite, che hanno aperto un locale dedicato a questa particolare tradizione culinaria proprio tra il Duomo e Santa Croce. Uno dei piatti più tipici del Vietnam, presente anche nel menù di questo ristorante, è il cosiddetto pho, una zuppa preparata con oltre venti ingredienti. Una delle componenti fondamentali di questo particolare tipo di zuppa è il brodo, solitamente a base di carne di manzo e arricchito anche da tantissime spezie: anice stellato, pepe, cannella, chiodi di garofano e zenzero. Per gli spaghetti, invece, si tende di solito a preferire quelli di riso. Infine, molto importante è anche il modo in cui la zuppa viene guarnita, così da darle ancora più sapore. Di solito, gli ingredienti da utilizzare per questa fase sono il coriandolo, i germogli di soia, il cipollotto, l’erba cipollina e un pizzico di peperoncino.

Lassi
Quando si parla di lassi, in realtà, non si fa riferimento a una vera e propria pietanza, bensì a una bevanda tipica dell’India e consumata durante i pasti principali. Immancabile nei ristoranti indiani di Firenze, il lassi si prepara diluendo circa un terzo di litro di yogurt in mezzo litro di acqua, avendo cura di mescolare il tutto con l’aiuto di una frusta o di un frullatore. Come spesso avviene nella cucina indiana, il lassi è poi arricchito con tantissime spezie: vaniglia, cannella, chiodi di garofano, anice stellato, zenzero o qualsiasi altra spezia a seconda dei gusti personali. In alcuni casi, il lassi può anche contenere della frutta frullata. Nonostante sia molto simile a uno yogurt, questa bevanda è servita in India durante il pranzo o la cena: trattandosi di una bevanda molto rinfrescante, infatti, risulta particolarmente utile per far fronte alla calura estiva o per smorzare il sapore dei piatti più piccanti. Ne esiste anche una versione vegana, che si può ottenere sostituendo lo yogurt classico con uno yogurt vegetale.

Dal panino con il lampredotto fino a piatti tipici di culture molto lontane dalla nostra, Firenze è una città ricchissima dal punto di vista gastronomico, in grado di soddisfare qualunque palato.

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