Oltre le mura di Sant’Orsola

Artea/Storia apre le porte dell’ex monastero fiorentino per un mese, fino al 2 luglio.

Il complesso, al centro di un imponente piano di rigenerazione, ospita da giovedì 1 giugno la mostra di due giovani artisti contemporanei Sophia Kisielewska-Dunbar e Alberto Ruce, a cura di Morgane Lucquet Laforgue, primo progetto espositivo del futuro Museo Sant'Orsola, la cui apertura è prevista per il 2025.

Un mese ad ingresso libero con visite guidate alla scoperta di uno spazio in continua evoluzione che coinvolgerà l’intero quartiere: un museo effimero, transitorio e destinato a trasformarsi. Storia, filiale di Artea, società francese scelta nel 2020 dalla Città Metropolitana di Firenze per la riqualificazione del complesso, dà inizio così all’operazione di restituzione alla città di uno spazio prezioso e ricco di storia, in disuso da quasi quarant’anni. Sant’Orsola ospiterà una scuola d’arte e di design, ristoranti e caffè, botteghe di artigiani e atelier d’artisti, una foresteria, spazi di coworking e un Museo, gestito da una fondazione senza scopo di lucro, con il duplice scopo di preservare la memoria di un luogo unico e ricco di storia, ma anche di promuovere la creazione artistica contemporanea, invitando artisti affermati ed emergenti a dialogare con le tracce del suo passato.


La prima mostra, si snoda negli spazi recentemente restaurati - le due chiese interne, la spezieria e il chiostro - e presenta i risultati della ricerca di due diversi artisti contemporanei: Sophia Kisielewska-Dunbar, londinese classe 1990 nonché prima artista del programma di residenza del museo Sant’Orsola, e Alberto Ruce, artista urbano siciliano di nascita e residente a Marsiglia. Entrambi hanno realizzato opere d’arte originali, ispirandosi alla storia del luogo e ad elementi del suo passato, cercando un dialogo con il presente.

Ex Convento di Sant’Orsola – via Sant’Orsola – ingresso libero - museosantorsola.it

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