Gunè: a cena con Capannelle
Evento speciale giovedì 17 aprile si scopre l'azienda del Chianti Classico in abbinamento al menù di chef Margheri.

In piccoli piatti si rivela una grande cucina? È quello che ci siamo chiesti cenando con menù degustazione a GUNÈ, il bel ristorante levigato in azzurro pastello nel cuore di San Frediano che dopo pochi anni dall’apertura è stato menzionato stabilmente tra gli indirizzi fiorentini doc della prestigiosa guida Michelin.
EVENTO SPECIALE
GIOVEDÌ 17 APRILE a CENA con CAPANNELLE
Presenta la serata Leonardo Romanelli
Non solo Chianti Classico, con un menù speciale di chef Margheri:
Mise en bouche - Chardonnay oro bianco, Capannelle
Ceviche di baccalà con limoni di tursi canditi e peperoni cruschi di Denise Girello di podolica in roast beef all'aglianico con giardiniera di peperoni e emulsione di alalunga all'olio moraiolo - Chianti classico riserva, Capannelle
Ravioli di ricotta affumicata grigliati con aglio e pesto di melanzana di rotonda - Chianti classico gran selezione, Capannelle
Piccione in declinazione, petto, coscia e il suo fegato in créme brûlé - Solare igt toscano, Capannelle
Dessert in ricordo dello chef, cioccolato bianco, mousse di cocco e yogurt, cioccolata soffiata e crumble
Piccola pasticceria
80 euro a persona vini inclusi, prenot. 055 4939902
A PROPOSITO DI GUNE' e della sua CUCINA
Nei nostri assaggi maestria, tecnica, idee, abbinamenti. Una sfilata di proposte che sorprendono il palato e regalano l’emozione di una cena davvero inedita. Comunque la si pensi sui ristoranti fine dining e la cucina cosiddetta gourmet, qui da Gunè si esce colpiti e soddisfatti.
Certo, sono cene-esperienza, dove conviene attenzionare il piatto, fotografarlo con la mente prima che con il telefonino, sentirne i sapori, riconoscerne gli ingredienti, ammirare il modo in cui lo chef Margheri e la sua brigata li sanno presentare.
Poi viene il legame tra Nicola Langone, il patron, lucano, e la brigata, quel nesso felice tra Basilicata e Toscana che sta un po’ alle origini di Gunè e che ne detta l’identità.
Come è evidente in piatti come il gustoso in “A pranzo da Maddalena: cavatelli, broccoli e pecorino Moliterno”, ma quello che ci è piaciuto molto è stato “Il cacciucco a sorpresa”, bottoni di pasta fresca ripieni di pescato in consommé. Tra i nostra assaggi “l’antipasto di mare inaspettato”: baccala bollito non bollito in bagnèt verd, ostrica e lardo di colonnata, gamberi, topinambur, nocciola. Il “Piccione in declinazione”: petto, coscia e fegato in tartufo e crème brûlée (slurp!); la “Suprema di anatra bigarrade e il suo civet”, anatra, arancia amara, civet di coscia e polenta…
Purtoppo è finita qui, o quasi, complice un piacevole Vermentino in Anfora di Gabriele Mazzeschi. Peccato. ci toccherà tornare, almeno per testare “Lo spaghettone di Giovanni Fabbri oggi e domani”. "Lasciateci giocare un po' con voi su questa pietanza” dice chef Margheri annunciando il piatto con ciliegini essiccati, alici, pancrusco…
GUNE’
Via del Drago d’oro 1R - 055 4939902 - aperto a cena 19-01 (chiuso lun) - a pranzo solo per eventi su prenotazione