Villa Saletta, una scoperta nelle Terre di Pisa

Una sorprendente fattoria riportata a nuova vita. Dal Sangiovese si viaggia verso il mood bordolese e la passione Borgogna, complici Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. E a cena si va da...

In principio erano i Riccardi, banchieri dei Medici (quelli di Palazzo Medici Riccardi per intendersi), anche se in realtà le origini di Villa Saletta, tenuta agricola e vigneti nelle Terre di Pisa, a Palaia, si fanno risalire al 980 d.C., data del primo resoconto scritto sulla produzione di vino della tenuta che è appartenuta a quattro sole famiglie, tutte illustri nella propria peculiarità. I Gambacorta nel 1300, prima che ne entrassero in possesso i Riccardi, abbiente famiglia fiorentina di banchieri della potente casa dei Medici che trasformarono Villa Saletta in una vera e propria azienda rurale nel corso del 16° e 17° secolo, quando poi fu ceduta alla famiglia Castelli. 

Quando la famiglia inglese Hands ne entrò in possesso quasi 20 anni fa, la tenuta era quasi del tutto caduta in rovina. I nuovi proprietari ne hanno subito apprezzato il potenziale, ripristinando la tradizione, unendo le tecniche tradizionali toscane e la moderna tecnologia in un territorio dove gli Etruschi furono i primi a produrre vino nel 9° secolo. Proprio il vino è tornato protagonista, insieme agli interventi di restauro delle ville adiacenti destinate all’accoglienza. 

A guidare il rilancio l’enologo manager David Landini che ha saputo ben valutare il tipo di terreno e terroir, piantando, oltre alla classica varietà toscana del Sangiovese, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot per una produzione complessiva di circa 80mila bottiglie dove spiccano alcuni blend come Chiave di Saletta (50% sangiovese, 20% cabernet sauvignon, 20% cabernet franc, 10% Merlot) con invecchiamento di 14 mesi con variazioni di barili; il Chianti (92% sangiovese, 4% cabernet sauvignon, 4% Merlot), ma anche il Rosè, un blend fruttato e piacevole; e lo Spumante, 100% sangiovese, a dosaggio zero, secco e strutturato.

Se andate in visita scoprite la lussuosa ospitalità che la Villa sa proporre e non mancate la chicca assoluta della spettacolare vigna circolare con la torre di guardia al centro, un prodigio di ingegneria paesaggistica e agricolo che si staglia sulla collina come cartolina simbolo del vino toscano. 

Abbiamo avuto la fortuna di degustare i vini al ristorante Quattordici Ottanta di Antonio Geri e Alessandra Lombardi nel vicino paese di Legoli con un menù eccellente dove il felice mix di creatività e sostanza della cucina ci ha davvero conquistato: dalla passatina di cicerchie con crudo di gambero rosso e avocado alla vellutata di patate e curcuma con pescato del Tirreno; dallo spaghetto Martelli al pesto d’aringa affumicata alla trippa di seppie del Tirreno, per concludere con un meraviglioso cannolo siciliano a “modo loro”.

I Vini di Villa Saletta sono in degustazione ai prossimi eventi di God Save The Wine, il festival organizzato da Firenze Spettacolo con la direzione artistica del “sommelier informatico” Andrea Gori giovedì 23 luglio al GH Baglioni Firenze e sabato 1 agosto a Villa Grey Forte dei Marmi.

Fattoria Villa Saletta Società Agricola Srl - Via Fermi 14 - Località Montanelli - 56036 Palaia (Pi) - 0587 628121 - info@villasaletta.com


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