Giovanni Manetti: il Presidente del Chianti Classico ai tempi del Corona Virus

Interviste Lampo a 1 metro di distanza: come vivono questi giorni alcuni protagonisti della nostra città.

Abbiamo intervistato, a distanza di sicurezza, il Presidente del Consorzio Chianti Classico, Giovanni Manetti.  Dalla sua fondazione il Consorzio si occupa della tutela, della vigilanza e della valorizzazione della denominazione Chianti Classico. Dal Consorzio per la difesa del vino tipico del Chianti e della sua marca d’origine del 1924 al Consorzio Vino Chianti Classico di oggi, l’organismo consortile ha cambiato nomi e stili grafici del suo marchio dove da sempre, però, campeggia lo storico simbolo del Gallo Nero.

Oggi il Consorzio rappresenta circa il 96% dei produttori della DOCG e si conferma uno dei principali referenti delle istituzioni nazionali e comunitarie per il settore vitivinicolo. 


La tua "nuova" giornata ora che sei "costretto" a casa.

Conducendo un'azienda agricola, mi sento privilegiato perché, pur lavorando a casa, ovvero nella mia azienda, ho la possibilità di passare molto tempo all'aperto. Mi alzo tutti i giorni alle sei di mattina e sto molto in vigna. Siamo infatti nella fase del germogliamento della vite, un momento molto delicato, in cui le vigne sono da seguire con attenzione. Inoltre, questo è anche il periodo migliore dell'anno per impiantare o reimpiantare nuovi vigneti e non ci scordiamo le concimazioni... insomma il lavoro in vigna non manca per tutti noi produttori di Chianti Classico. Naturalmente ho rinviato tutti i viaggi di lavoro, in Italia e all'estero, e questo mi permette di passare molto più tempo con la mia famiglia e con i miei figli, due dei quali, Margherita e Bernardo, lavorano con me in azienda.


La cosa che ti colpisce di più di questa inedita situazione.

Stiamo vivendo un periodo molto strano, completamente inaspettato che tutti noi stiamo cercando di affrontare al meglio: il mio invito è quello di continuare a mantenere uno spirito positivo e unito. Siamo tutti sulla stessa barca, ma se c'è un vantaggio in questo momento per noi produttori di vino è che questa situazione ci permette comunque  di seguire con grande attenzione il lavoro nel vigneto, cosa che ci contraddistingue ormai come denominazione e che garantisce  la qualità finale delle nostre produzioni. La sfida è tuttavia molto dura, e dovremo tutti dare prova di avere la capacità di fare squadra per superare questo momento di crisi.


La cosa che ti preoccupa di più di questa inedita situazione, sia sul piano personale che in relazione al mondo del vino.

Purtroppo l'emergenza sanitaria sta avendo un impatto economico negativo anche sul nostro settore. Ordini dalla ristorazione non ne arrivano, ma continua ad arrivare qualcosa dalle enoteche online. L'estero si sta fermando, ormai il virus è infatti arrivato in tutti i nostri principali mercati. Ma c'è un segnale di speranza che arriva dall'Asia, dove l'epidemia sta rallentando e gli ordini stanno piano piano ripartendo. Sul piano personale, mi preoccupa naturalmente la salute di tutti i miei cari.


Come la vedi la prospettiva, secondo te quando ne usciremo?

Spero presto, come tutti. Difficile fare un pronostico. Ricominceremo gradualmente, e sarà necessario uno sforzo da parte di tutti per rilanciare il nostro settore.


Un consiglio ai nostri lettori per passare il tempo a casa...

Ovviamente, bere un bicchiere di Chianti Classico! Credo che in circostanze eccezionali come questa, anche l'aspetto della "tenuta psicologica" sia importante, rispettando le linee guida date dalle autorità. In questo credo che possa aiutare mantenere il legame con i nostri territori attraverso i loro prodotti di eccellenza, dedicare un po' di tempo a scoprirli o riscoprirli, magari in compagnia di un buon libro o di un classico del cinema.




Consorzio Vino Chianti Classico - via Sangallo 41, Sambuca - 055 82285 - www.chianticlassico.com

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