Orchestra della Toscana, tre visioni in ascolto

Debutto italiano per Keiko Devaux tra manipolazione digitale e scrittura acustica. Con l'ORT diretta da Diego Ceretta e l'Accademia Chigiana, dialogano anche Casella e Čajkovskij.

Keiko Devaux, compositrice canadese del 1982, sostiene che nella composizione musicale sia fondamentale correre dei rischi. La sua poetica, lontana dai dogmi del secondo Novecento, non teme di suscitare emozioni. Formata anche da Salvatore Sciarrino all'Accademia Chigiana di Siena, Devaux elabora suoni acustici digitalmente per poi trascriverli in partiture che ritrasportano l’ascoltatore in un universo acustico raffinato, fatto di gesti musicali sospesi e fragilità espressiva.

L’ORT propone in prima esecuzione italiana un suo brano, sotto la direzione di Diego Ceretta, affiancandolo a due opere molto diverse: la Serenata op. 46 bis per archi di Alfredo Casella e la Quarta sinfonia di Čajkovskij. Il pezzo di Casella, raro e oggettivo, rispecchia l’estetica neoclassica degli anni Venti, votata alla costruzione astratta e priva di sentimentalismi, pur restando legata alla tonalità. Čajkovskij, invece, compone la sua Quarta in un periodo tormentato della sua vita, segnato da un fallimentare matrimonio e dalla nascita del legame epistolare con la mecenate Nadežda von Meck. A lei dedica la sinfonia, definendola “al mio migliore amico”. In essa, descrive il Fato come una forza implacabile che ostacola la felicità umana, un peso costante e avvelenante, simile a una spada di Damocle. Tre visioni musicali che, tra rischio, costruzione e pathos, tracciano un ampio arco espressivo.

Mercoledì 7 maggio 2025 ore 21:00 – Firenze, Teatro Verdi
Giovedì 8 maggio ore 21:00 – Cascina (PI), Città del Teatro
Venerdì 9 maggio 2025 ore 21:00 – Siena, Teatro dei Rozzi
Sabato 10 maggio 2025 ore 21:00 – Carrara, Teatro degli Animosi 

Info 055 212320 - biglietti: www.orchestradellatoscana.it

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