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La Fanciulla di Antinori

Una mattinata per riscoprire la missione dei Marchesi Antinori e la proiezione della loro passione per l’arte, e per la sua divulgazione, nel futuro.  L’occasione era la presentazione alla stampa della nuova opera site specific che celebra il legame che da sempre lega la nobile famiglia fiorentina con la cultura del nostro Paese ed i suoi protagonisti.

Antinori Art Project ha presentato il nuovo progetto di Elisabetta Benassi La Fanciulla del West, 2023 per la cantina Antinori del Chianti Classico a cura di Ilaria Bonacossa. L’opera inedita di Elisabetta Benassi è visibile da sabato 17 giugno e affianca le opere di Yona Friedman, Rosa Barba, Jean-Baptiste Decavèle, Tomàs Saraceno, Giorgio Andreotta Calò, Nicolas Party, Jorge Peris, Stefano Arienti e Sam Falls.

Per Antinori Art Project, l’artista rivolge la sua attenzione alla storia della famiglia Antinori, producendo il grande tappeto “La fanciulla del West, 2023” in cui viene trasposto il telegramma che il celebre compositore Giacomo Puccini inviò al Marchese Piero Antinori nel 1910, in occasione della Prima di questa opera lirica alla Metropolitan Opera di New York e che ne racconta dell’eccezionale successo sotto la bacchetta di Arturo Toscanini.
Il telegramma originale è custodito dalla famiglia, insieme a un corposo carteggio, a testimonianza di un’amicizia storica che vide intrecciarsi la storia di questa antica famiglia fiorentina a quella della cultura italiana.


La cantina Antinori nel Chianti Classico è il simbolo del legame profondo che sin dal 1385 lega la famiglia Antinori alla passione per le arti: pittura, scultura, architettura, e naturalmente l’arte di saper trasformare i frutti della terra in grandi vini.
 Da oltre seicento anni, la famiglia Antinori ha legato il proprio nome all’eccellenza nell’arte del vino e alla migliore tradizione mecenatistica. Due ambiti apparentemente  diversi, ma che in realtà hanno spesso proceduto in parallelo: la famiglia ha spesso affidato all’arte il compito di raccontare i valori e la storia della loro casata, il cui stemma è anch’esso un’opera di pregio artistico, uscita agli inizi del ‘500 dalla bottega fiorentina dello scultore e ceramista Giovanni della Robbia.

Così, in epoca recentissima, con l’inaugurazione della nuova cantina nel 2012, monumentale e seducente struttura scavata nelle terre del Chianti Classico, parte della collezione di famiglia che raccoglie dipinti, ceramiche e antichi manoscritti ha lasciato lo storico Palazzo Antinori di Firenze per trovare una nuova collocazione che la rende accessibile al pubblico che giornalmente visita la zona del Chianti Classico, alla ricerca di esplorazioni legate alle degustazioni e a esperienze sinestetiche.
Per dare sistematicità e maggiore impulso ai progetti dedicati alle arti visive del nostro tempo, sempre nel 2012 è stato avviato Antinori Art Project che muove dall’idea di creare una naturale prosecuzione dell’attività di collezionismo che fa parte della tradizione della famiglia, indirizzandola però verso le arti e gli artisti coevi. Antinori Art Project è infatti una piattaforma di interventi in ambito contemporaneo, realizzata in collaborazione con curatori affermati, che raccoglie sotto un’unica progettualità coerente tutte le attività messe in campo in questo settore.


In particolare, oltre allo spazio museale integrato nel percorso di visita all’interno della cantina che ospita la storica collezione della famiglia, è stato avviato uno speciale programma di commissioni annuali, molte delle quali site-specific, rivolto a giovani ma già affermati protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale.

Gli interventi hanno visto nel biennio 2012/2013, a cura di Chiara Parisi, il coinvolgimento di Yona Friedman, Rosa Barba e Jean-Baptiste Decavèle. Nel 2014, con l’arrivo di Ilaria Bonacossa alla direzione artistica biennale del progetto, la partecipazione di Tomàs Saraceno che ha realizzato l’opera Biosphere 06, cluster of 3, installata nello spazio verticale dello scalone interno della cantina; nel 2015 la mostra Still Life Remix, dedicata all’intramontabile tema della natura morta, l’installazione dell’opera Clessidra dell’artista Giorgio Andreotta Calò; nel 2016 l’acquisizione dell’opera site-specific Giant Fruit di Nicolas Party e la commissione dell’opera Portal del Angel dello scultore Jorge Peris, un precario arco di trionfo realizzato attraverso la riappropriazione di materiali locali, come gli antichi orci di terracotta usati storicamente per conservare l’olio. Nel 2017 è stata la volta di Stefano Arienti che, in dialogo profondo con la preziosa “Lunetta Antinori”, ovvero La resurrezione di Cristo di Giovanni della Robbia risalente al XVI Secolo, ha realizzato Altorilievo: una rielaborazione della logica compositiva dell’opera del Della Robbia. Nel giugno 2019 la famiglia Antinori, ha presentato Untitled (Antinori), un nuovo importante progetto installativo site-specific, commissionato all’artista statunitense Sam Falls (San Diego, 1983).

Antinori nel Chianti Classico - Via Cassia per Siena, 133 - Loc. Bargino, San Casciano in Val di Pesa (FI) www.antinorichianticlassico.it


Orari visite guidate (solo su prenotazione)
:
orario estivo (da aprile a ottobre): tutti i giorni dalle 10 alle 18.30
 - orario invernale (da novembre a marzo): dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.30. Sabato e domenica dalle 10 alle 18 - È possibile accedere alla struttura dalle 9.45 fino a un'ora prima della chiusura.
Prenotazioni Online dal sito www.antinorichianticlassico.it  - visite@antinorichianticlassico.it: - 055 2359700
Gli accessi alla cantina, al negozio e al ristorante da parte del pubblico senza prenotazione possono essere limitati in caso di alta affluenza o di eventi privati.
Orari del ristorante Rinuccio 1180 - dalle 12 alle 16 - 
aperto tutti i giorni. 
E-mail: rinuccio@antinorichianticlassico.it - 055 2359720
Come raggiungere la cantina: a 15 km da Firenze in direzione Siena, sulla superstrada Autopalio, uscita Bargino


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