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Il rooftop concert degli Street Clerks

È il 30 gennaio del 1969 e a Londra, sul tetto di un palazzo di Savile Road, poco distante da Piccadilly Circus, i Beatles si apprestano a scrivere una pagina destinata a rimanere nella storia. 

Qui stanno infatti tenendo il loro ultimo concerto dal vivo, un'esibizione che in pochi minuti raccoglie per le strade un numero incredibile di spettatori, poi fatti sgomberare in fretta e furia dalla polizia. Ciò nonostante il live è ormai su tutte le cronache e - in poco tempo - diventa uno dei simboli più forti della voglia di libertà che in quegli anni incendiava gli animi di un'intera generazione. 

In occasione di questa ricorrenza prevista per sabato 30 gennaio, gli Street Clerks - fra le altre cose resident band per anni del late night show di Alessandro Cattelan “E poi c’è Cattelan” in onda su SkyUno - omaggiano i Beatles con un loro personalissimo tributo da una delle terrazze simbolo della città di Firenze, quella del Piazzale Michelangelo. 


Ideatore dell'iniziativa - in occasione dell'Inverno Fiorentino promosso dal Comune di Firenze - è il Combo Social Club, uno degli spazi per la musica dal vivo più importanti nel capoluogo fiorentino: “Distanza, solitudine e paura fino ad un anno fa rappresentavano drammi privati, ora invece riguardano l'intera collettività - afferma Luciano D'Agostini, uno dei soci del club - con questo evento vogliamo ricordare quel tempo in cui la comunità e l'aggregazione giovanile erano veicoli di progresso e sviluppo, non il loro contrario.

La voglia e il desiderio di libertà rappresentano la base per ogni forma d'arte, sono esse che danno vita al genio creativo”. 

In scaletta "Get Back", "Don’t Let Me Down", "Here comes the Sun", "Hey Jude", "Dig A Pony" e tutti gli altri brani della storica esibizione dei "Fab Four", utilizzata per completare i venti minuti finali del documentario "Let it Be" di Michael Lindsay-Hogg. 

“Tutti sappiamo che la musica in streaming non sarà mai e poi mai una credibile sostituta dell'esperienza dal vivo – prosegue D'Agostini – ma questa ricorrenza può rappresentare un'occasione per rimettere al centro del dibattito politico la riapertura al pubblico dei luoghi deputati alla spettacolo. Ovviamente in sicurezza e con tutte le precauzioni del caso”. 

Il concerto sarà trasmesso alle ore 12 sulle pagine facebook di Combo Firenze e degli Street Clerks, sul profilo youtube della band e sulla nostra pagina Fb


God Save The Wine a Firenze Rocks

GOD SAVE THE WINE è partner ufficiale di FIRENZE ROCKS, il grande festival musicale giunto alla VI edizione che si svolge il 13 e 15 giugno 2024 a Firenze alla Visarno Arena e che richiama centinaia di migliaia di appassionati di musica rock da tutta Italia e non solo.

Sul palco le migliori band del panorama internazionale. Quest’anno gli headliner sono Tool e Avenged Sevenfold accompagnati da The Struts, dEUS, Night Verses, Bowling For Soup, Cemetery Sun e Bob Vylan!

Una manifestazione realizzata da Live Nation, il più grande gruppo internazionale di organizzazione di concerti attivo in 33 Paesi che in Italia organizza, tra l’altro, Firenze Rocks, I-Days e Milano Rocks.

Ne approfitteremo per comunicare al mondo che il ROCK può essere anche luogo e mezzo di cultura e approfondimento del mondo del vino con un banco di assaggio dove i vostri vini sono i protagonisti da scoprire da parte degli artisti e del pubblico VIP e giornalisti presenti nel backstage!

God Save The Wine è la “terza via” per comunicare il vino, un modo per dialogare con gli eno-appassionati cercando la giusta sintesi tra passione, competenza e leggerezza: stile rock per bere il vino al tempo dei social!

God Save The Wine è manifesto del bere di qualità dei tempi moderni”  portato avanti ormai dal 2011 ogni mese da “God Save The Wine”, il festival social condotto da Andrea Gori, sommelier informatico e il giornalista italiano del vino più influente del web.

God Save The Wine ha sviluppato negli anni una spiccata sensibilità per la comunicazione con un pubblico nuovo e alternativo per il vino, un pubblico che non si chiude in sale da degustazione impostate e compassate, ma che vive il vino nella propria vita e ne riconosce l’aspetto sociale e di ritrovo.

Il vino sul palco di uno dei più grande festival rock dell’Estate 2024 in Italia è una naturale evoluzione di questo messaggio e incarnazione della filosofia alternativa di degustazione portata avanti da Andrea Gori che si adatta a momenti informali e imprevedibili come il backstage di un concerto rock di grande proporzioni.

Coniugare rock e vino è del resto la “missione” ideale per God Save The Wine che fin dall’inizio ha portato lo spirito del rock nel mondo del vino, quell’atteggiamento ribelle alle regole della degustazione classica e la rottura degli schemi ingessati del consumo tradizionale. Un consumo tradizionale completamente diverso da quello di eventi come Firenze Rocks 2024 e che può essere preso come esempio delle difficoltà del vino in certi contesti di consumo e di dialogo con il pubblico giovane. Ma il vino e il rock hanno tanti punti a comune soprattutto oggi in un mondo dove tutto cambia velocemente, niente è più rock della tradizione, questo ovviamente anche per il Vino…

Proviamo a metterci nei panni di un produttore di vino, se tutto quello che proponi va fuori mercato e canoni standardizzati e rispecchia un tuo modo di essere lo trasformi in lavoro e crei un’idea, allora si capisce bene che possa essere rock eccome! Lo puoi fare partendo da territori storici come Chianti e Chianti Classico, Montepulciano e Montalcino e imparare ad usare nuovi mezzi e vitigni (come il pinot nero o qualche autoctono dimenticato) per esprimerti, oppure lo puoi fare esplorando territori e terroir nuovi, nuovi vigneti e nuovi microclimi come Bolgheri e la Maremma. Gli appezzamenti migliori per fare il vino sono nel nostro paese tantissimi, si tratta spesso di trovare la giusta combinazione tra microclima e vitigno. Vino e rock hanno spesso una indole decisamente anticonvenzionale, sono due mondi molto creativi, colorati, vivi, non è difficile trovare punti in comune!

Il problema è che spesso i ragazzi di oggi guardano ancora al vino che se fosse il vino dei nonni o dei padri, il vino al fiasco o nel bottiglione per accompagnare ogni pasto, un vino indifferenziato e banale che in realtà i produttori sono riusciti a superare come approccio.

Rock per certi versi è sinonimo di ribellione e ribellarsi nel mondo del vino vuol dire non sottostare a regole imposte da altri , non accettare forzature che non si condividono, vuol dire  credere in un ideale più forte per il quale si è disposti a tutto. Come ci rammentano i nostri produttori, per ribellarsi occorre avere ed esprimere una passione più grande e più forte di qualsiasi altra non per forza la più giusta e nemmeno la più facile ma sicuramente quella che porterà più gioia quando sarà in bottiglia. Saranno questi produttori a portare lo spirito giusto nel backstage di Firenze Rocks 2024 e con i loro prodotti saranno una formidabile integrazione all’accoglienza di giornalisti e artisti e personale a contorno grazie al legame con il territorio italiano e la cultura della qualità vissuta ogni giorno.

Aziende partecipanti

BANFI
Poggio alle Mura (Montalcino, Siena)
BANFI BRUT Metodo Classico
La Pettegola IGT Toscana 2023
Rosso di Montalcino Banfi DOC 2022

COLLINE ALBELLE Riparbella
Colline Albelle Inbianco 2022
Colline Albelle Inrosso 2021
Serto 2020

CASTELLO DI MELETO Gaiole in Chianti
Simbionte bianco IGT
Spumante metodo classico rosato Castello di meleto
Chianti Classico Castello di Meleto

LEONARDO DA VINCI Vinci
Leonardo Da Vinci Vermentino Toscana IGT 2023
Leonardo Da Vinci Chianti Docg 2022
Leonardo Da Vinci Chianti Docg Riserva 2020

SENSI 1890 Lamporecchio, Pistoia
18K Prosecco Gold
18K Pas Dosé
Tua Rosa

 

ENGLISH VERSION

God Save the Wine is the official partner of Firenze Rocks, the major music festival now in its sixth edition, taking place on June 13 and 15, 2024, at the Visarno Arena in Florence, attracting hundreds of thousands of rock music enthusiasts from all over Italy and beyond.

On stage are the best bands from the international scene. This year, the headliners are Tool and Avenged Sevenfold, accompanied by The Struts, dEUS, Night Verses, Bowling For Soup, Cemetery Sun, and Bob Vylan!

The event is organized by Live Nation, the largest international concert organization group operating in 33 countries, which in Italy also organizes Firenze Rocks, I-Days, and Milano Rocks. We will take this opportunity to communicate to the world that ROCK can also be a place and a means of culture and in-depth exploration of the wine world, with a tasting station where your wines will be the stars, to be discovered by the artists, VIPs, and journalists present in the backstage area! 

God Save The Wine is the "third way" to communicate wine, a way to dialogue with wine enthusiasts, seeking the right balance between passion, competence, and lightness: a rock style for drinking wine in the age of social media!

God Save The Wine is a manifesto of quality drinking in modern times, carried forward since 2011 every month by "God Save The Wine," the social festival led by Andrea Gori, IT sommelier and the most influential wine journalist on the web in Italy.

Over the years, God Save The Wine has developed a keen sensitivity for communication with a new and alternative audience for wine, an audience that does not close itself off in formal and stuffy tasting rooms but lives wine in their own life and recognizes its social and gathering aspect. Wine on the stage of one of the biggest rock festivals of Summer 2024 in Italy is a natural evolution of the message of God Save The Wine and the embodiment of the alternative tasting philosophy promoted by Andrea Gori, which adapts to informal and unpredictable moments like the backstage of a major rock concert.

Combining rock and wine is, after all, the ideal "mission" for God Save The Wine, which from the beginning has brought the spirit of rock into the wine world, that rebellious attitude against the rules of classic tasting and breaking the rigid frameworks of traditional consumption. Traditional consumption is completely different from that of events like Firenze Rocks 2024 and can be taken as an example of the difficulties of wine in certain consumption contexts and in dialogue with a young audience. But wine and rock have many points in common, especially today in a world where everything changes quickly, nothing is more rock than tradition, and this applies to Wine as well…

Let's put ourselves in the shoes of a wine producer; if everything you propose goes out of the market and standardized canons and reflects your way of being, turning it into work and creating an idea, then it is easy to see how it can be rock indeed! You can do this starting from historic territories like Chianti and Chianti Classico, Montepulciano, and Montalcino and learning to use new means and grape varieties (such as Pinot Noir or some forgotten native varieties) to express yourself, or you can do this by exploring new territories and terroirs, new vineyards, and new microclimates like Bolgheri and Maremma. The best plots for making wine are numerous in our country; it is often about finding the right combination of microclimate and grape variety. Wine and rock often have a decidedly unconventional nature, they are two very creative, colorful, lively worlds, and it is not difficult to find common ground! The problem is that often young people today still see wine as their grandparents' or parents' wine, the wine in the flask or large bottle to accompany every meal, an undifferentiated and banal wine that producers have actually managed to overcome in their approach.

In some ways, rock is synonymous with rebellion, and rebelling in the wine world means not submitting to rules imposed by others, not accepting constraints that are not shared, it means believing in a stronger ideal for which you are willing to do anything. As our producers remind us, to rebel, you need to have and express a passion bigger and stronger than any other, not necessarily the most just and not even the easiest, but certainly the one that will bring the most joy when it is in the bottle. These producers will bring the right spirit to the backstage of Firenze Rocks 2024, and with their products, they will be a formidable addition to the hospitality of journalists, artists, and staff, thanks to the connection with the Italian territory and the culture of quality lived every day.

Jeff Goldblum live al Teatro Niccolini

Si apre con i fuochi d’artificio la nuova stagione del Teatro Niccolini di Firenze.
Venerdì 20 e 21 settembre
il celebre attore e talentuoso musicista Jeff Goldblum si esibisce con il suo ensemble “The Mildred Snitzer Orchestra” in due eccezionali concerti jazz. Il più antico teatro della città (costruito nel 1648 proprio accanto al Duomo) inaugura la sua 376ma stagione con un appuntamento unico nel suo genere.
I biglietti sono in vendita su firenzeonstage.com.

Il primo dei due concerti, che vedono protagonista l’attore celebre per interpretazioni come “La mosca”, “Jurassic Park” e “Il grande freddo” esibirsi al pianoforte accompagnato dal suo storico gruppo jazz, è preceduto da un festeggiamento con Prosecco e hors d'oeuvres per gli ospiti: una serata di gala inaugurale per celebrare la riapertura annuale di questo piccolo gioiello dall’acustica perfetta e dagli interni recentemente restaurati.
Al concerto segue un party con proposte culinarie locali.


Oltre ad essere un talentuoso attore Jeff Goldblum, ha sempre avuto una grande passione per la musica jazz. Una devozione coronata con la creazione della Mildred Snitzer Orchestra, che da trent’anni ormai si esibisce in tutto il mondo, eseguendo arrangiamenti contemporanei di standard jazz e musiche tradizionali americane. Oltre a numerosi album e singoli, il gruppo ha suonato con ospiti del calibro di Gregory Porter, Kelly Clarkson, Miley Cyrus, Fiona Apple, Freda Payne e altri. In queste performance si esibiscono, accanto a Goldblum al piano, John Storie alla chitarra Alex Frank al basso, Joe Bagg all’organo, Scott Gilman and James King al sax, Ryan Shaw alla batteria e Tawanda come vocalist.


La proposta culturale di quest’anno, gestita dal nuovo direttore, il canadese Hershey Felder, è a vocazione internazionale, con artisti di tutto il mondo, musicisti, dibattiti, serate che portano nel capoluogo toscano le atmosfere sofisticate del downtown New York. Un’offerta che ancora mancava e che si rivolge sia ai fiorentini che ai tanti stranieri che amano e vivono la città.

Innamorato di Firenze, dove ha scelto di vivere, Hershey Fleder, artista, pianista e compositore canadese si è esibito nei teatri di tutto il mondo, sia come musicista che come compositore. Tra le sue opere si ricordano “Noah's Ark”, “Aliyah Concerto on Israeli Themes”, “Song Settings”, “An American Story”. Dall’autunno 2024 prende in gestione il Teatro Niccolini con la sua organizzazione, “FirenzeOnStage”, con cui si propone di portare i virtuosi del pianeta nelle più svariate discipline - dalla musica al teatro, dai leader politici ai registi, agli innovatori tecnologici - nel centro cittadino, per creare un centro culturale stimolante e all’avanguardia. 

Teatro Niccolini -  via Ricasoli 3 - 055 0946404 - teatroniccolini.com

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