Dalla Tenda Rossa al Caffè San Marco: l'autunno sta arrivando

Da Confesercenti Firenze proposte radicali per affrontare la crisi. Parla il Presidente Cannamela.

Fino a pochi mesi fa non passava giorno che si annunciassero a Firenze nuove aperture di locali e ristoranti. Non vorremo adesso accadesse il contrario, ma purtoppo l’aria che tira non è buona.

Prima la Tenda Rossa a Cerbaia, oggi il Caffè San Marco a Firenze
è giunto il momento di parlare chiaro e scegliere una linea nuova per affrontare la crisi che può diventare devastante per il tessuto sociale, la realtà economica e l’identità stessa della e delle nostre città.

Parole chiare sono uscite stamani dal Presidente Confesercenti città di Firenze, Santino Cannamela, che riassumiamo qui in un manifesto che somiglia molto ad un programma politico, quello che manca, quello che serve.

 

“La gravissima crisi che sta vivendo il settore pubblici esercizi e somministrazione, soprattutto, (ma non solo), nel centro cittadino conferma che con i costi di “gestione pre-covid” e i fatturati “post covid” è alquanto arduo trovare un nuovo equilibrio per restare aperti.

In assenza dei 15 milioni e passa di turisti pre-covid la forbice tra entrate ed uscite è cosi ampia che anche i cosiddetti “aiuti di stato” lasciano il tempo che trovano.

Occorre un repentino cambio di direzione nelle politiche da adottarsi.

1 - Basta aiuti a pioggia e di natura “assistenziale”: occorrono provvedimenti mirati (per esempio sulle città d’arte ad alta densità turistica) e di carattere strutturale (non più bonus).

2 - Riforma ammortizzatori sociali, destinando risorse solo alle attività davvero in crisi e in difficoltà, ed avendo ben presente la necessità di difendere il “lavoro” e non il “posto di lavoro” in quanto tale.

3 - Taglio del costo della manodopera, attraverso taglio contributi personale dipendente e cuneo fiscale.

4 - Prevedere nuove forme di flessibilità mercato del lavoro (voucher) soprattutto per attività stagionali, turistiche e del commercio.

5 – Stop Smart Working: il protrarsi di questa misura, soprattutto nel pubblico impiego, svuota le città e produce evidenti danni di carattere economico. La misura va ripensata in una ottica di maggiore equilibrio e responsabilità sociale.

6 - Cig e Blocco Licenziamenti: bene questi provvedimenti in una fase emergenziale, ma adesso non possiamo più perpetuare questa situazione di “blocco artificioso” del mercato.

 

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